I
le bugie che (ci) raccontiamo
all I want to do is see you smile
frasi che suonano deliziosamente ma che non corrispondono a nessun tipo di verita’
piuttosto proiezioni di un universo parallelo
ciò che non siamo nè vogliamo e che impunemente dichiariamo
espressioni del fallimento
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II
non appartenere
nessun circolo
nessuna comunita’
nessun partito
essere privi di passioni / condivise
III
– il margine oltre il quale anche il decoro si sfilaccia
come quel maglione con i buchi
(la lingua si deforma, asservita allo smarrimento)
§
di passaggio
come un treno alla stazione
o come un lampo
solo apparentemente seduto – invece eri già fuori
correvi (disperato) dentro i margini del tuo diluvio
dentro il prolasso macabro e maleodorante delle giornate
IV
qualcuno non viene più a visitarti
devono lavorare
ci sono interi scenari merceologici da allestire
non hanno (più) tempo per le confidenze sussurrate
e non commercializzabili
la radio pronuncia le stesse parole proprio mentre le scrivi
parlano di scene remote, preistoriche – senza vetrine
sollevata all’idea che non sono una vetrinista
ma forse sono in vetrina – senza saperlo
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