Blog Archives

ieri è stata una giornata impegnativa
dopo tante settimane di vita ritirata finalmente sono uscita per partecipare a due appuntamenti – le lezioni in piazza di FIOM+nessundorma e il concerto (bellissimo) del dario carnovale trio con nevio zaninotto guest star al sax

non è stato facile sedermi da sola nel bar affollato
mangiare e bere da sola mentre intorno fremeva la mondanità variegata di un aperitivo con concerto
nonostante si parli di emancipazione (ma quale emancipazione?) qui da noi le ragazze non affrontano quasi mai certi ambiti singolarmente – così, mentre è normale vedere un uomo solo accomodato in un bar a leggere un giornale, lo è molto meno l’immagine di una donna non accompagnata seduta di sera in un locale, che assiste a un concerto o che più semplicemente sorseggia un aperitivo
fortunatamente il jazz è un affare da grandi, e ieri il bar del visionario pullulava di ultracinquantenni dall’aria assorta e dall’aspetto rassicurante e rilassato – (a questo tipo di cose i ragazzi più giovani partecipano con scarsa disinvoltura, forse perché faticano a capire, o con il fine unico di atteggiarsi un po’ e risultare anticonvenzionali – poi magari imparano, ma in genere ci vuole del tempo)

(altro…)

ho sempre pensato che il valore della ricerca visiva risieda o dovrebbe risiedere soprattutto nella capacità di sviluppare altro, nelle possibilità rivelate di trovare piacere e crescita non dentro l’opera stessa ma piuttosto a partire da questa, muovendosi verso situazioni che se ne distaccano o che pongono in secondo piano la questione estetica

tempo fa ho scritto sinteticamente di questa mostra di fotografie, dove l’intera parete del visionario era stata coperta da cartelli bianchi in legno e cartone su cui erano incollate trecento immagini scattate da claudia barberi nel corso degli anni

come preannunciato, nel giorno della chiusura è stato possibile ritirare la foto preferita, ed ero curiosa di osservare da vicino la situazione / grandi e piccini brulicavano attorno al muro osservando e discutendo, coppie sceglievano animatamente la foto per il salotto e quella per la camera da letto, ripensamenti titubanze  e tutto uno sbandieramento di paletti e cartelli come si trattasse di una giocosa manifestazione
l’effetto è stato davvero piacevole, divertente, molto insolito
ogni acquisizione, documentata in diretta da una foto digitale, troverà presto spazio sul sito dell’artista

ecco dunque che la mostra vive il suo massimo proprio nel momento in cui dovrebbe spegnersi e l’opera non è più oggetto commerciale ma veicola altre forme di ricchezza, diventa dono e occasione di scambio, di aggregazione e di azione collettiva /

come non essere riconoscenti?

+
ho scelto l’immagine di una bottiglia di vetro che proietta una lunga ombra a forma di figurina
sembra un bianco e nero ma non è bianco e nero…

.



(altro…)

i colori sono assai ma ben presto li saprai
al visionario fino al 31 ottobre un’installazione fotografica di claudia barberi, giovane(?) architetto udinese
sulla parete della biglietteria (ormai così carica di ricordi) sono accatastati dei cartelli montati su paletti
ciascun cartello alloggia una foto stampata su carta da fotocopie
il catalogo invece, è una striscia che ricorda i campionari pantone mentre il libro delle firme un taccuino cui sono collegati con nastri di raso dei pennarelli
l’ultimo giorno sarà possibile portare a casa la foto preferita (senza litigare, I hope)

le singole immagini non hanno in verità niente di particolare, sembrano quelle in cui ci si imbatte  muovendoci nell’incessante fotoflusso della blogosfera e di cui tanto mi lamento quotidianamente, ma l’effetto complessivo è al contrario inedito ed interessante / una installazione bulk da cui traspare la cura nella  collocazione delle foto al fine di creare sezioni cromatiche, così che l’assemblaggio regala l’effetto di un arcobaleno di carta / anche la scelta dei cartelli come supporto (simili a quelli che si piantano nel terreno, per intenderci) offre lo spunto per figurarci una staccionata colorata, un margine oltre il quale esiste, persiste e pullula l’universo di immagini indifferenti pubblicate da milioni di utenze

.

[ scatti dal cellulare ]