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non c’erano romantici fiori rappresentati nell’arte più antica
ma pesci, bisonti, madri – e simboli

ciò riconduce ancora una volta al valore di necessità dell’espressione umana …

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la primavera porta con sè debolezze smisurate
ma anche luci bellissime

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come quando nei vetri di un certo spessore si annida una luce azzurra e morbida
così sono i fiumi invernali

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da certe nuvole si capisce che è quasi primavera
ma non so definire bene il perchè
forse la loro luminosita’

o la fretta con cui scappano

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  1. de andrè
  2. 2007
  3. 2006
  4. pessoa
  5. 2006
  6. 2009
  7. pasolini / modugno

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la rivoluzione – deve essere impeccabile
ognuno di noi disposto a morire anche senza aver visto
persino senza aver capito
succede, che le dita non siano del tutto consapevoli
di quello che accade al cuore

ma

è la coscienza di me – la mia dignità di persona
che non deve mai venir meno
la devo trovare in ogni altra me
in ogni faccia, in ogni cittadino
devo potermi rispecchiare serena
nelle mille facce del mio stato
della mia citta’
della mia famiglia

per questo la parola rivoluzione
è troppo grande per me
non sono (ancora) capace
di tenerla tutta nella bocca

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  1. amariana (in fuga)
  2. cucina
  3. bruno munari
  4. sweet movie

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luna:
la grossolanità non risiede nel giudizio specifico espresso in merito alla qualità del messaggio /
la tua è certamente una critica molto chiara
piuttosto si tratta di capire che il manifesto è solo una (possibile) conseguenza di qualcosa che accade ad altri livelli, ed è su questo che a parer mio sarebbe necessario applicare con maggior rigore la coscienza critica e un’opposizione fattuale

anni fa proposi agli organizzatori di un festival locale di arte contemporanea un piccolo progetto /
si trattava di raccogliere in una scatola alcuni capelli dei visitatori (consenzienti) e piccoli frammenti prelevati dal loro vestiario (fili, bottoni, etichette, passanti, lacci di scarpa) annotando per ciascuno su un quaderno il nome di battesimo e l’anno di nascita /
avrei ricamato in diretta un lenzuolo bianco utilizzando i fili e capelli raccolti, realizzando un panno della memoria legato a quell’evento specifico / niente di trascendentale – niente a che fare necessariamente o solo con la bellezza – piuttosto con il passaggio, la presenza e la permanenza /
il progetto fu rifiutato / ma mi è tornato in mente un paio di giorni fa leggendo su alias l’articolo dedicato al nuovo progetto di boltanski per monumenta

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personnes / monumenta 2010
il battito cardiaco di migliaia di persone (registrato e conservato per i posteri in una specie di reliquiario in un’isola del pacifico) viene diffuso nello spazio del gran palais riempito di vecchi abiti ordinatamente composti sul pavimento all’interno di spazi quadrati, mentre una gru continua incessantemente a rimescolare, pescando da una montagna formata da diverse tonnellate di altri vestiti ammontonati

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a proposito di heartbeat /
per la biennale veneziana del 2007 rafael lozano-hemmer, artista messicano, realizzò un’installazione in cui il battito del cuore dei visitatori modificava il ritmo intermittente di una serie di lampadine appese al soffitto di una stanza buia

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