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ho sempre pensato che il valore della ricerca visiva risieda o dovrebbe risiedere soprattutto nella capacità di sviluppare altro, nelle possibilità rivelate di trovare piacere e crescita non dentro l’opera stessa ma piuttosto a partire da questa, muovendosi verso situazioni che se ne distaccano o che pongono in secondo piano la questione estetica

tempo fa ho scritto sinteticamente di questa mostra di fotografie, dove l’intera parete del visionario era stata coperta da cartelli bianchi in legno e cartone su cui erano incollate trecento immagini scattate da claudia barberi nel corso degli anni

come preannunciato, nel giorno della chiusura è stato possibile ritirare la foto preferita, ed ero curiosa di osservare da vicino la situazione / grandi e piccini brulicavano attorno al muro osservando e discutendo, coppie sceglievano animatamente la foto per il salotto e quella per la camera da letto, ripensamenti titubanze  e tutto uno sbandieramento di paletti e cartelli come si trattasse di una giocosa manifestazione
l’effetto è stato davvero piacevole, divertente, molto insolito
ogni acquisizione, documentata in diretta da una foto digitale, troverà presto spazio sul sito dell’artista

ecco dunque che la mostra vive il suo massimo proprio nel momento in cui dovrebbe spegnersi e l’opera non è più oggetto commerciale ma veicola altre forme di ricchezza, diventa dono e occasione di scambio, di aggregazione e di azione collettiva /

come non essere riconoscenti?

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ho scelto l’immagine di una bottiglia di vetro che proietta una lunga ombra a forma di figurina
sembra un bianco e nero ma non è bianco e nero…

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ogni anno a udine si svolge un’interessante seppur breve rassegna di musica contemporanea
il programma è consultabile dal sito di taukay edizioni musicali
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l’inaugurazione il 12 ottobre alle ore 18.30 presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine
durante l’apertura sarà presentata anche la mostra 60×60, che comprende lavori grafici a concorso ispirati alla ricerca elettronica del compositore robert voisey
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la rassegna musicale vera e propria prenderà il via il 14 ottobre con l’ensemble slowind al teatro san giorgio, impegnato in composizioni novecentesche per piano e fiati
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il 16 ottobre una serata ispirata alla mostra grafica, 360 degrees of 60×60 al teatro san giorgio
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il 17 ottobre interensamble, esecuzione di musica selezionata per il  concorso internazionale di composizione città di udine, sempre al teatro san giorgio
maggiori informazioni qui

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con il cellulare – in una mattina piovosa



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ieri giornata cgil
assemblea al palamostre con aula gremita
a guardar bene, poco prima dell’una la gran parte di loro si dilegua (eppure c’era ancora il rinfresco!)
si tratta forse di docenti che vengono alle assemblee solo per non stare a scuola (break sindacale) o per tener buona la coscienza?
fatto sta che nel pomeriggio, alla manifestazione con le vuvuzela, eravamo solo una ventina
perché quando si tratta di mettere il proprio tempo a disposizione di una lotta quasi tutti hanno da fare, trovano scuse, non rispondono al telefono / un’amica mi scrive dicendo che all’assemblea non è venuta perché aveva due riunioni a scuola: …ma questa cosa non riguarda forse la scuola: non è scuola la riforma in atto, non è scuola questo licenziamento in massa?
honsell ancora una volta presente, conferma il suo appoggio agli insegnanti in lotta e ribadisce il dissenso nei confronti delle posizioni governative – si percepisce la fragilità di un sindaco isolato che non intende rinnegare le sue convinzioni / parla con trasporto, del resto l’università la conosce bene (rettore per molti anni qui a udine) / oggi incontrerà i precari in sala ajace
già, i precari: non si vedono all’assemblea, latitano, forse hanno altri lavori, forse sono tornati a casa (molti sono del sud) – quello che mi diventa sempre più chiaro è che costruire un movimento di protesta circondati da tale indifferenza e assenteismo è davvero difficile
mentre ci spostiamo da una piazzetta all’altra per manifestare con una performance silenziosa, incontro a. per strada e la porto con noi – anche lei insegnante precaria – ormai ci vediamo poco, abbiamo studiato insieme architettura a venezia e condiviso molte esperienze, tanti amici cari in comune, cene feste e ricordi, e quando ci si ritrova quel substrato comune consente confidenza e tranquillità / beviamo qualcosa in piazzetta san giacomo prendendo il sole, per qualche ora sembra estate e la luce scotta ancora
oggi è nuovamente autunno…

dopo la sala ajace nel pomeriggio conto di visitare il museo della città fresco di inaugurazione, allestito da gae aulenti in palazzo cavazzini – … una città borghese non può che dotarsi di un museo borghese?
pregiudizi o certezze?
a ver

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la FLC ha distribuito ai presenti un kit-volantino contenente una serie di indicazioni per gli insegnanti, regole concrete per attuare una protesta attiva all’interno delle scuole / il linguaggio del testo tradisce l’urgenza e la concitazione degli animi e senz’altro tali posizioni in altri tempi avrebbero potuto risultare discutibili e dannose, ma in questo momento non si delineano molte alternative possibili /
chi avesse idee o suggerimenti può farsi vivo

nel pomeriggio una manifestazione riuscita bene di docenti piuttosto incazzati
c’era il nostro bravo sindaco – la piazzetta affollata, gli striscioni e i palloncini colorati
( trenta,  sospesi in un perimetro esiguo, come gli alunni nelle classi di adesso )
si può leggere un post dedicato alla manifestazione con qualche altra foto su carnia.la

un libro nuovo
e – ho messo le lucine colorate intorno a una finestra

non mi illudo di niente / non sento niente / ma racconto


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mi hanno detto che quelle qui sotto sono le tazze che usavano le donne friulane nel secolo scorso, nei campi, per bere  durante il lavoro
chissà se è vero …

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mentre trascorro molte ore al giorno intenta a vettorializzare, immagino possibili famiglie di creature
per la prossima mostra mi piacerebbe lavorare con pochi colori, quasi solo in bianco e nero, e realizzare serie di tavole attinenti alla scrittura ed agli alfabeti, da stampare su carta da fotocopie e far scarabocchiare ai bambini
così immagino i letterati, i poliglotti e i caratteriali
creature disturbate –  a volte logorroiche, a volte ermetiche – spesso poco socievoli e di cattivo umore…
puntute, perplesse, tipografiche, monocromatiche, CMYK, scombinate e vagamente autistiche

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provo anche a stampare su a4 alcuni lavori recenti pensando al negozio online che langue
a udine ha chiuso l’ultimo centro stampa che si dedicava anche alle belle arti ed ora concretizzare qualcosa è ancor più complicato / ci vogliono soldi, tempo ed energie – tutte risorse scarse
così, mentre molti si divertono a bere aperitivi, moltissimi si eccitano guidando suv raccapriccianti a velocità stratosferiche, altri si dedicano alla famiglia e altri ancora vanno in discoteca, la sottoscritta si consuma a chiedersi quali siano le ragioni per trascorrere gli ultmi stiracchiati brandelli dell’età quasi adulta in una insulsa e sguarnita città borghese di provincia, nell’odioso nord est dello stivale…
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