Blog Archives
a udine dal 1° al 17 aprile una piccola ma interessante rassegna di eventi d’architettura
continua a leggere per consultare il calendario degli appuntamenti
frammenti dal deserto rincaso che è quasi ora di cena – i negozi stanno per chiudere, si ascoltano già i clangori delle prime saracinesche abbassate e c’è un tale fermento di coppie e persone che vanno veloci, o che telefonano per organizzare la serata – alcuni iniziano con naturalezza la notte del fine settimana passeggiando abbracciati per le vie del centro passando con l’autobus lo intravvedo acquattato all’ombra del portone (non si espone volentieri e preferisce gli anfratti dove nascondersi e guardare non visto) – sicuramente sta aspettando qualcuno che viene a prenderlo in macchina – nell’aura di luce vaga del lampione riesco a scorgere il suo giaccone di crosta leggermente rigonfio sulla pancia dove tiene le mani affondate nelle tasche – è un’immagine oscura rubata con la coda dell’occhio, mentre l’autobus si prepara a inabissarsi nella periferia a quest’ora verso la stazione i neri sostano in gran numero sugli usci dei negozi africani con il cellulare incollato all’orecchio e le russe di mezza età si salutano a voce alta e si affrettano verso casa / .
|
fermate – tra un autobus e il successivo
.
dentro l’autobus, passo da una luce a un’altra
(per dono tuo io passo dalla luce alla luce
per mia volontà passo dalla tua luce ad un’altra –
più calma)
.
(altro…)
1intende che innamorarsi è (stato) un atto definitivo 2così stanca da non voler guardare – non è abituata a simili boccate di vita sociale, a tanti saluti e strette di mano, con tutte quelle bandiere che si agitano senza posa davanti agli occhi / torna a casa senza forze, stordita dal rigoglio delle bandiere, dalla marcia lenta, dal pranzo speciale consumato in compagnia di amici in un appartamento spazioso e pieno di luce nonostante il vento feroce le persone riescono a distrarla dal male, a rendere leggero l’esilio 3nonostante si accorge che non è nemmeno una questione di quanto o di cosa 4rimangono note spaziose 5*subentra lo svuotamento .
|
confesso che ci sono andata soprattutto per ascoltare mauro costantini, ma alla fine l’incontro si è rivelato molto positivo per la qualità dell’insieme e non solo per la bella musica ricordare giorgio ferigo e la sua prematura scomparsa potrebbe infatti provocare una smisurata tristezza, se non fosse che la sua attitudine positiva riesce a proseguire nel tempo attraverso le attività dell’associazione e si traduce nel perseguimento e nella preservazione del valore culturale e umano di ogni progetto e di ogni incontro collettivo. in questo caso si festeggia l’uscita di un corposo volume di scritti rieditati da forum (le cifre, le anime), che trattano dei movimenti migratori in carnia, raccolti e sistematizzati con cura e riproposti in forma antologica da claudio lorenzini ferigo fu uno studioso straordinariamente prolifico e dotato di una particolare curiosità – spinse le sue ricerche oltre i margini paludati della demografia istituzionale per dare alle informazioni che via via raccoglieva e raccontava un assetto vivo e soprattutto rispettoso di ogni minoranza; ne sono prova le brevi letture che raccontano con la nitidezza di fotografie frammenti di vita e aspetti trascurati di una storia apparentemente minore, che è poi quella che andò a conformare l’attitudine culturale di una regione e delle sue genti. l’aula 7 di palazzo antonini è discretamente affollata, letture e riflessioni si alternano armoniosamente con gli intermezzi musicali proposti dal trio costantini, luciani, turchet esco contenta – le cose belle succedono e a volte le parole (e le note) non deludono grazie una volta ancora a giorgio ferigo .
|
.il testo del volantino:Esiste oggi un problema di svalorizzazione della forza-lavoro intellettuale?
|
l’università di udine organizza una serie di incontri sulla sostenibilità energetica, ambientale e alimentare
|