Blog Archives
la cucina ordinata nella penombra
ha piovuto, brevi temporali come secchiate improvvise sulla testa
la temperatura è scesa … per pochi minuti
nel frattempo preparo alcuni nuovi set di cartoline per il negozio online
(ma con illustrazioni attempate che mi dispiaceva lasciare indietro)
.
com’è evidente mi dedico al blog negli interstizi e cucino poco
le due cose vanno insieme perchè entrambe legate al tempo scarso
mi capita di scrivere invece durante i viaggi, pur se brevi (e brevi le note), ma sento di non dover più fare in modo che i miei pensieri confluiscano qui indiscriminatamente e irresponsabilmente, come succedeva anni fa;
il rapporto personale con questo spazio è cambiato e sta cambiando e mi aspetto sempre meno da voi che leggete – di conseguenza ho meno stilmoli a pubblicare, anche se ancora capita che arrivino riscontri imprevisti e graditi, persone che mi aiutano a percepire un margine di utilità, di condivisione attiva – e di costruzione
(grazie chiara)
ha piovuto, questo sì
sono perfino cadute grandini grosse come noci
ascolto spesso questo disco dei fire! con jim o’rourke
la musica metereologica del post invece è di toru takemitsu
.
Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.
m1305 non ho acquisito il senso del tempo (la maturazione dei frutti) essendo stata giovane mi sento ancora giovane mia nonna centenaria la mattina sistemava le perle intorno al collo davanti allo specchio (erano perle di plastica, due giri, probabilmente trovate su qualche giornale o su un banco del mercato) e passava un velo di polvere rosa sulle guance ancora liscie stamattina la primavera è un grumo rappreso, fa freddo e piove a momenti [ |
non si è trattato di giornate piacevoli per l’italia
da ricordare, certo, ma per il dolore arrecato, dall’uomo e dalla natura imbestialita
mi muovo senza muovermi
spostamenti ripetitivi, quasi seriali
e un po’ mi dispiace di questa mia indifferenza incalzante nei confronti del territorio, che mi impigrisce e mi accidia, che se questo verbo esistesse sarebbe il mio – accidiare
tra una pioggia e l’altra ci ricordiamo che la primavera volge quasi al termine, regalandoci un clima isterico che innervosisce anche i santi / purtroppo ha piovuto e piove anche e soprattutto su chi è senza casa, sulle macerie, sui fiori deposti di fronte a una scuola; piove sui fatti e sui fattacci, sui silenzi e sui pianti / ancora non si è deciso il caldo, a portare il giusto ristoro, a far compagnia alle rose che hanno piovuto i loro petali gonfi d’acqua su prati e viali
un amico compie cinquant’anni, tondi e familiari / ci si consoce da sempre e di lui conservo fin dall’adolescenza un pettine di quelli d’alluminio, da barbiere, con un decoro fine inciso, che mi regalò quando avevo i capelli molto molto lunghi / le sue ore sono state spesso anche le mie, e ringraziare forse non basta, per tutte le cose che da lui ho imparato negli anni
in occasione di questo numero pieno della sua vita ha regalato agli amici una busta che continene la sua storia per immagini, e un pensiero scritto diverso per ognuno, come il filo di un racconto: a me è toccato lo sguardo, il mio, che poi per certi versi è cresciuto e si è formato anche grazie al suo
———————————————————————————————–
la musica quasi monotona che insegue voci altrettanto meccaniche è di alessandro bosetti / la lingua è tutte le lingue, il suono ciascun altro suono o rumore che colpisce lo sguardo – miracolo sinestetico, o del sentire sciolto
Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.
non ho molto tempo da dedicare al blog in questi giorni del resto, avverto in me uno spirito di dismissione, la noia dell’assenza di confronto – e non pretendo l’impossibile, rassegnandomi al fatto che i blog sono ormai per la gran parte uno strumento di rapida consultazione e non piattaforme di scambio – almeno quelli a sfondo personale, quale il mio la stagione avanza tra una pioggia e la successiva la musica fortunatamente non manca
|
. 30.04.12 l’assolutezza del vero entra in conflitto con l’astrazione dell’occhio e sembra impossibile tenere insieme la distanza ed il contatto, come se ogni cosa ne contenesse tantissime, una per ogni passaggio dal guardare al toccare / 02.05.12 05.05.12 ascolto: |