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a – temporale
verso la fine della notte svegliata da un vento fortissimo che faceva sbattere con violenza scuri e porte in tutto il quartiere – percepivo le voci concitate di persone anche loro tirate giù dal letto di soprassalto che al pari mio cercavano affannosamente di chiudere ogni serramento rimasto in balìa della corrente d’aria
dopo il vento è cominciata la pioggia, ma è stata poca cosa, forse ha slavinato per una mezz’ora, dicono sia caduta anche un po’ di grandine
poi è risalito il calore, accompagnato da una brezza leggera e priva di potere refrigerante
b – sogni
ieri ho sognato liam neeson ed edward norton (!) (altro…)
I
nel sogno il mostro indossava scarpe da donna con il mezzo tacco e la città poteva sembrare roma (o persino parigi) – una ville di soffitte, abbaini barocchi, e fantasmi
ma le sedie erano assommate ai bordi di una stretta strada di paese, come per una parata locale / giravo la testa e il mostro era lì, seduto alla mia sinistra a un paio di sedie da me, con le sue decolletèe in camoscio grigio che sbucavano dai pantaloni di flanella insieme a un frammento di caviglie pelose
la sua momentanea indifferenza mi turbava più della consueta voracità, ma avevo altro a cui pensare perchè nel frattempo spettri invisibili e capricciosi mettevano in moto vecchi macchinari e spostavano oggetti in qualche soffitta polverosa di roma (o di parigi)
II
intanto i ricordi bruciano come scottature fresche, sono cartoline bollenti che non posso toccare senza provare qualche più o meno marcata forma di sofferenza
muore havel, “finisce” la guerra usa in iraq
cosa comincia?
cosa comincio?
come togliere certi mostri dai miei sogni (e perchè sono lì)?
e come lo pago l’affitto di gennaio?
“a natale regala un sorriso” – dice la banca
(forse perchè conosce il mio estratto conto)
III
pensare con i segni è (sempre più) difficile
questa indole(nza) taciturna prevede piuttosto il vuoto di pagine grigie
e tagli sottili …
[merricristmas? / fanculo]
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