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a luglio dell’anno scorso mi esprimevo in merito alle modalità e le finalità del lavoro creativo e ripensandoci, credo che dovrei cercare di tener più presenti alcuni di tali principi / si tratta di una rieducazione delle nostre intelligenze all’invenzione non allineata e non sottomessa passivamente alle logiche di mercato ed ai formalismi innecessari che ne conseguono / i salotti sono stanchi e le gallerie sono conniventi: pertanto il lavoro culturale deve trovare altre strade, senza per questo dismettere la qualità in funzione di una superficiale divulgazione l’incitazione alla clandestinità si rende ogni giorno più necessaria |
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ti ritrovo, mia puerile pseudodanza innaturale
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01.08pensare a una serie di disegni più specificamente legati all’uso delle parole, ai dizionari, alla responsabilità tutta politica di garantire la comprensione dei pensieri (e dunque la loro trasmissione) / l’ignoranza è un alibi, nella maggioranza dei casi – un rifugio sicuro, lontano dall’incertezza del dubbio che assale il saggio e non l’incoscientesmontare i precetti significa legittimarne la fragile sfaccettatura, l’assenza di sicurezze . |
due tiny book sono in volo per raggiungere chicago
saranno esposti allo zine show organizzato da the post family in occasione di NEXT
grazie a ina weise per l’invito :)