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in stato di bozza:
alle primarie del centrosinistra vince giuliano pisapia staccando stefano boeri di circa 5 puntile considerazioni che mi sento di fare corrispondono ad altrettanti dubbi e riguardano in primis l’attendibilità di questo genere di elezioni nell’individuare un plausibile candidato che ottenga altrettanto consenso in un contesto più allargato (comunali, regionali, nazionali)c’è poi una questione legata alla comprensibilità del messaggio, là dove una comunicazione più semplice e diretta risulta rassicurante e produce maggior consenso / boeri sarebbe stato da svariati punti di vista il candidato più adatto ad affrontare la gestione di una città come milano, ma alla stregua di molti altri professionisti ed intellettuali non ha forse trovato un modo funzionale per rivolgersi ad un elettorato eterogeneo; inoltre non possiede certo un curriculum di stampo popolare (da cui emergano con evidenza la propensione alla solidarietà ed una concezione della società non piramidale)
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oggi il manifesto esce con un supplemento dedicato alla scuola ed ai tagli operati dalla riforma gelmini / un’ottima occasione per riflettere e fare il punto della situazioneper l’appunto mi chiedevo quanti cittadini e genitori abbiano deciso in questi mesi di fare qualcosa per salvaguardare la qualità del sistema scolastico / me lo chiedevo perché qui a udine sembra che gli unici a protestare sinora siano stati i docenti (tra l’altro non così tanti come si potrebbe auspicare) e una minima componente ata, con un sostegno risibile da parte di altrie continuo a chiedermelo dove sono i genitori, perché se è vero che noi insegnanti siamo i diretti interessati dal punto di vista dei salari e dei posti di lavoro (io sono attualmente senza un incarico e difficilmente ne avrò uno quest’anno) è vero anche che sono i vostri figli a studiare ed a subire le conseguenze del peggioramento inflitto alla scuolama nessuno si muovei genitori borbottano qualcosa mentre guardano il telegiornale e poi alle manifestazioni non li vedi, quando si tratta di metterci la faccia non li vedi, quando c’è da provare a strutturare qualche idea per cambiare le cose e migliorare la situazione non li vedi, quando si tratta di rendere politica la lotta e più tangibile la solidarietà non li vedi …oppure li senti addurre giustificazioni del tipo: a me la politica non interessa od ancora la mia posizione politica è una faccenda privata, personale, io non scendo in piazza con i sindacati, ecceterasarebbero queste le persone che hanno a cuore il destino delle nostre istituzioni?
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1.la prima volta che ho ascoltato una frase del genere è stato qualche anno fa in una scuola media, durante un consiglio di classe con i genitori – un insegnante (donna – ndr) volle rassicurare un papà preoccupato dalle prime attenzioni del figlio per le ragazze con la battuta: meglio se gli piacciono le ragazze no? pensi se fosse gay!
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con parole semplici ho cercato di spiegare all’interno di una lettera il mio punto di vista (a partire da uno scambio via blog avvenuto tra salvatore d’agostino e ugo rosa) in merito al discorso politico italiano recente, spiegando perchè io non condivida un certo accanimento nei confronti di alcuni aspetti grotteschi e sensazionalistici che hanno assunto una rilevanza a parer mio eccessiva, in termini relativi, rispetto alle questioni fondative dello scenario italiano e del possibile futuro
salvatore d’agostino ne ha fatto un post su wilfing architettura …
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. ieri giornata cgil dopo la sala ajace nel pomeriggio conto di visitare il museo della città fresco di inaugurazione, allestito da gae aulenti in palazzo cavazzini – … una città borghese non può che dotarsi di un museo borghese? + |
rose: nel brano di camus c’è proprio un antidoto alle tentazioni di edonismo / superficialità / alienazione nel rapporto col bello, no?
francesco: come dicevi ieri, individuare i luoghi che producono significato. nulla di così nuovissimo ma, l’ossimorico disincantanto coinvolgimento con cui lo dicevi ieri mi ha contagiato. tutto bene, a patto che non divenga stilema, accademia dell’insolito. è proprio l’indifferenza nei confronti dell’innovazione superficiale ed edonista che ci salvera’ tessitura oggi ho ricevuto una piccola mail da un amico che non sentivo da molto, radicalmente trasformato dalla vita di famiglia e dalla provincia padano-veneta / eppure |