Posted by tracciamenti on luglio 6th 2010 @ 11:18 am
0 / epistolari
qualcuno cancellava sistematicamente tutte le mail che spedivo, per paura che le trovasse la fidanzata
altri le rileggevano fino a scorgerci dentro cose che non esistevano, desideri improbabili – riuscivano a vedermi nuda tra le maglie della punteggiatura
altri ancora non rispondevano e non rispondono, lasciando che le parole vadano a cadere in un buco nero
1 / un uomo
al telefono le scene si definiscono sommariamente, con poche frasi, spesso senza comunicare a sufficienza
dice che è andato fino in america [ perchè là i dottori sono più bravi o perchè i ricchi fanno così?
magari sarà quello che prevedono le assicurazioni delle multinazionali
o forse tutti i telefilm che guardiamo ci convincono che questo non sia il paese migliore per curarsi ]
di notte mi sono chiesta chi lo avesse accompagnato, cosa succede a un uomo malato che sta divorziando e che ha trascorso la sua vita a lavorare troppo
2 / un amico
un messaggio senza accenti mi fa intuire quanto sia difficile adesso – l’ospedale e la barca ferma
fa ancora caldo, nonostante la notte di pioggia battente che infradiciava le tende di questa città senza canali
+ / esasperazioni
mi sono ferita leggermente un tallone per scattare le foto sulla roggia
un sasso accuminato, o forse un vetro – c’erano un cielo talmente scuro e un’atmosfera così cupa che ho provato una paura esagerata per quel dolore improvviso e sono tornata a casa di corsa – il sangue aveva chiazzato la pelle secca sotto al piede lasciando un leggero alone sul cuoio del sandalo
la ferita – quasi invisibile