Blog Archives

  1. benjamin
  2. mendieta
  3. rilke
  4. ulay + abramović

0110-072
mendieta
0110-073
abramovic

La volontà scivola incontro al piacere su una larga via, e come voluttà trascina nel suo torbido letto ciò che sempre le viene incontro, nel suo corso, in forma di feticcio, talismano e pegno del destino, portandosi via cumuli ammuffiti di lettere, di baci e di nomi. L’amore si affaccia su una via sinuosa con le dita tastanti della nostalgia….

w.benjamin

0110-060
0110-059
0110-061

n/ il testo è tratto dagli appunti di walter benjamin contenuti nei passages di parigi
video / median strip – terzo capitolo della dystopian trilogy di james schneider

0110-058

  1. emily dickinson
  2. ene liis semper / oasis -1999
  3. noemi liba / unwinding

.

0110-017
semper

dotted

[315]

Cerca la tua anima
Come i suonatori con i tasti
Prima di suonare forte –
Ti stordisce per gradi –
Prepara la tua natura fragile
Per l’eterea botta
Con martelli più deboli – uditi lontano –
Poi più vicini – poi così lenti
Che il tuo respiro – ha tempo di riprendersi –
Il tuo cervello – di gorgogliare indifferente –
Scatta – imperiale – una sola saetta –
Che scotenna la tua anima nuda –

Quando i venti prendono le foreste nelle zampe  –
L’universo – è fermo -

.

.

in questi giorni sui media si parla quasi solo dell’aggressione al premier
se ne parla com’era prevedibile in maniera assai diversa a seconda della parte politica che si esprime e mi disturba profondamente la vergognosa strumentalizzazione che alcuni stanno operando in merito all’accaduto, tentando di annichilire il confronto politico colpevolizzando l’opposizione – per non parlare di un incalzante processo di martirizzazione che renderà la figura di berlusconi definitivamente intoccabile

non avrei persato di poter prendere ad esempio gli stati uniti (mi rifaccio all’intervento odierno di un’ascoltatrice a prima pagina) e la loro capacità di resistere democraticamente ai numerosi attacchi violenti a carico di personaggi pubblici e capi di stato,  senza operare pericolose misure restrittive (certo non è tutto oro quel che luccica) e mi sorprende allo stesso modo un governo (il nostro) che si definisce liberale ed al contrario si serve di strumenti repressivi e strategie di contenimento e persuasione tipiche dei regimi

segnalo per la sua sintetica chiarezza l’articolo di marco belpoliti uscito qualche giorno fa su nazione indiana
inoltre riporto in calce una battuta trovata attraverso tumblr che si ricollega precisamente ai contenuti dell’articolo … perchè ridere costituisce uno degli strumenti di espressione e liberazione  cui non dobbiamo rinunciare – perchè ridere non è sorridere, piuttosto è esprimere il proprio pensiero e la propria emozione senza mezzi termini – una bella responsabilità

dotted

il corpo ferito del capo – marco belpoliti su nazione indiana

melpunk:  Il Premier sanguina – San Gennaro: La concorrenza si sta facendo spietata!