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I – 02062013
… in realtà è proprio come quando cammini per strada
eppure sembra blasfemo, questo alternarsi di pianti e ricette, di quisquilie fiori e croquette
altalena irrazionale di morti e di vivi
di vivi che sono più morti dei morti e di morti che sono più vivi dei vivi
1151
nessuno restituisce ogni forma di tempo
ma quello abusato e rubato mi obbliga a fare i conti con i buchi neri dell’irresolutezza
.
II – 070613
10.00
fiori di carta
luce superiore
distaccata come petalo perso
dal gruppo che chiacchera
ascolta lo speciale fruscìo dell’erba incustodita
infiniti invisibili fili selvaggi
le salvano la vita
1828
non ha traccia non ha memoria
il suo tempo vissuto cosa molle, indistinta massa
pure si sforza di segnare i punti
——————————————————perfino strizza gli occhi
ma non vede punti non li trova
affonda
anche lei cosa molle / persona indistinta
.
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mia forma fragile, sei instabile e immobile:
sei tu, questo mio infranto frattale che ritorna e che trema
EDOARDO SANGUINETI – sequenza X (luciano berio)
essere (ancora) bambini
nel mondo perso dell’appartamento
i lividi sono macchie sul muro
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vedere
in ogni forma – una salvazione senza paradiso
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la parola di questi mesi è vecchiaia
inconciliabile crasi tra congedo e felicità
in carnia è caduta la neve
C’è un posto dove dicono sempre vieni qui bambino
Non c’è ragione che tu pianga
Qui il lupo non riesce mai a prendere il coniglio
I capelli d’oro non imbiancano mai di dolore
———————————–[ aldo braibanti ]
.
commovente l’odore tuo che ti àncora
inesorabilmente alla perdita dichiarata
ti anticipa come un messo
ed è lento – una traccia di polvere o di fumo
quella di certi mobili, dei quadri rimossi e delle stufe smantellate
termosifoni proiettano sui muri
strani sbuffi o pennacchi nerastri
dentro architetture tipicamente invernali
non erano le stanze dei bambini:
lui aveva osservato che l’odore proveniva
dall’ambulatorio dentistico
anni e anni di sigarette e disinfettante orale.
per te rappresentava solo l’odore del vecchio
dei tempi e del tuo tempo
di facce che molte non c’erano più
mentre altre scoloravano davanti alla tua di faccia
come in uno specchio
con il calendario sfalsato
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