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città borghesi e pallide
svaporate nel caldo
i ragazzi si riuniscono in cerchi
sotto i grandi alberi del parco

in campagna hanno cominciato a falciare il fieno da qualche giorno
oggi ho intravisto i primi covoni
in realtà non si chiamano più così, ma rotoballe
adesso per prepararli usano le macchine, mica il forcone

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parole / edoardo albinati + alfred de vigny

dal manifesto di ieri

Ora un insegnante che denuncia cosa sta accadendo nella scuola pubblica (tagli insostenibili, 40 ore di lezioni formali spacciate per tempo pieno, test Invalsi in cui non viene rispettata la privacy dei bambini, e chi più ne ha più ne metta) «strumentalizza le istituzioni», farebbe dunque meglio a «candidarsi se vuole fare politica» e per tanto meriterebbe delle sanzioni, come ha minacciato in una circolare riservata il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna. E’ quanto afferma il ministro dell’Istruzione Maristella Gelmini, sostenendo di condividere e sostenere «pienamente l’operato del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna, Marcello Limina, che ha invitato tutto il personale della scuola a osservare un comportamento istituzionale». La «bomba» era scoppiata ieri grazie al coordinamento di insegnanti di Modena Politeia, che ha diffuso la circolare con cui si invitano i presidi a «sensibilizzare il personale della scuola sul corretto comportamento da tenere con gli organi di stampa». Ma non solo: nella circolare si chiede ai presidi di ricordare che addirittura è improprio «indirizzare ad alte autorità politiche o amministrative diverse dal loro diretto riferimento gerarchico documenti, appelli o richieste». Insomma: se sei un insegnante non puoi rivolgerti al presidente della Repubblica perché salvi la scuola pubblica. Tra le norme citate dal dirigente regionale per sostenere la sua posizione, anche quella in cui si prevedono «sanzioni disciplinari». Censura? Ma per carità, Limina si dice «consapevole che l’amministrazione ha il dovere di dialogare», e per tanto invita i dirigenti scolastici ad aprire sul sito dell’ufficio territoriale una «casella e-mail». Gli insegnanti di Modena in un comunciato hanno già chiesto le dimissioni del dirigente, ma lo stesso ha fatto ieri la Cgil Flc. Mentre le parlamentari del Pd Bastico e Ghizzoni annunciano interrogazioni urgenti sul caso.
(ci. gu.)

scuola

il tempo cambia repentinamente e bisogna uscire sempre con l’ombrello
ieri ha persino grandinato – era da molto che non indossavo gli stivali di gomma

poi si comincia a conoscersi e con la confidenza spuntano le prime discussioni di politica
rispetto ad anni addietro ho meno voglia di incaponirmi, di urlare
alla fin fine lascio ad ognuno le sue opinioni – i pensieri sono troppi, e pesano

in fondo, vivo senza vivere – guardando il mondo dal finestrino
il mondo che si svolge – come un tema
(anche la foto dell’arcoiris, dal finestrino)

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parole / franco arminio

frammenti / frane

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attraverso una terra che non mi parla – a cui non parlo.
separati in casa procediamo in direzioni disgiunte –
(mi sento meglio quando viaggio attraverso le sue campagne)

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nelle ore buche vago per i corridoi – uso il telefono per scattare alcune foto
mi serviranno per ricordare – una sanzione di noia ma anche di verita’

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continua a piovere a frammenti – fa freddo
verso sera si apre uno squarcio di sole, arancione come un tuorlo

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mi vengono in mente libri e parole – poi dimentico

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le frane – per via delle radici troppo deboli

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(parole – carlo levi)

il gioco apparentemente scontato di riconoscersi nelle parole altrui
ripeterle / ripetersi

l’opera contemporanea non è (mai) originale –

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polaroid / saturazione del vissuto

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[ parole  –  georges perec ]

il corpo cede, senza preavviso
uno svenimento delle difese, un’abiura

continua a piovere – treni, autobus e sorrisi
voglio farmi piccola nel divano, sommergermi sotto a strati di lana
tirare fuori la testa quando torna il sole
e allora tagliarmi i capelli – fragile

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[ parole alexandre o’neill – traduzione antonio tabucchi ]

sento il bisogno di tornare alle parole – il lavoro grafico deve contenere parole, veicolarle /
allo stesso tempo – vivere in silenzio, osservare, attraversare, raccogliere

e un frammento di diario (si può ingrandire):

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udine celebra il primo maggio con un’installazione del fotografo gianfranco angelo benvenuto /
cento tute vuote marciano silenziosamente immobili in via paolo sarpi per ricordare le morti bianche …

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