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è stata una giornata piovosa – adatta a rimuginare circa il fatto che le celebrazioni hanno ben poco a che fare con la costruzione di un paese, con la risoluzione dei problemi e con il consolidamento della sua identita’

gli zii hanno appeso sul balcone il tricolore, a sventolare mestamente nel grigio, lo stesso dell’italia campione del mondo ai mondiali del 2006
(e questo connubio a dire il vero mi fa una certa impressione)

la canzone invece è un’alternativa all’inno nazionale
(l’intoppo ambiguo di quel: stringiamoci a corte mi porta ad immaginare delle scappatoie, seppur improbabili …)

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parole / rafael alberti

dal manifesto di ieri

Ora un insegnante che denuncia cosa sta accadendo nella scuola pubblica (tagli insostenibili, 40 ore di lezioni formali spacciate per tempo pieno, test Invalsi in cui non viene rispettata la privacy dei bambini, e chi più ne ha più ne metta) «strumentalizza le istituzioni», farebbe dunque meglio a «candidarsi se vuole fare politica» e per tanto meriterebbe delle sanzioni, come ha minacciato in una circolare riservata il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna. E’ quanto afferma il ministro dell’Istruzione Maristella Gelmini, sostenendo di condividere e sostenere «pienamente l’operato del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna, Marcello Limina, che ha invitato tutto il personale della scuola a osservare un comportamento istituzionale». La «bomba» era scoppiata ieri grazie al coordinamento di insegnanti di Modena Politeia, che ha diffuso la circolare con cui si invitano i presidi a «sensibilizzare il personale della scuola sul corretto comportamento da tenere con gli organi di stampa». Ma non solo: nella circolare si chiede ai presidi di ricordare che addirittura è improprio «indirizzare ad alte autorità politiche o amministrative diverse dal loro diretto riferimento gerarchico documenti, appelli o richieste». Insomma: se sei un insegnante non puoi rivolgerti al presidente della Repubblica perché salvi la scuola pubblica. Tra le norme citate dal dirigente regionale per sostenere la sua posizione, anche quella in cui si prevedono «sanzioni disciplinari». Censura? Ma per carità, Limina si dice «consapevole che l’amministrazione ha il dovere di dialogare», e per tanto invita i dirigenti scolastici ad aprire sul sito dell’ufficio territoriale una «casella e-mail». Gli insegnanti di Modena in un comunciato hanno già chiesto le dimissioni del dirigente, ma lo stesso ha fatto ieri la Cgil Flc. Mentre le parlamentari del Pd Bastico e Ghizzoni annunciano interrogazioni urgenti sul caso.
(ci. gu.)

scuola

è stato un bel 25 aprile

belli il tempo, i luoghi e la gente intorno – belle molto le parole del sindaco honsell
(dissento dalle considerazioni espresse in merito dal presidente della regione tondo)
nella fontana del monumento alla resistenza non avevo mai visto un’acqua così limpida
uno studente ha letto ad alta voce la frase di piero calamandrei, finalmente liberata dai rampicanti
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nota folklorica semiseria:
immagine 04 – francesco ed io in prima pagina sulla stampa locale di oggi ;-)

ora c’è la grigliata da smaltire
insieme alle notizie non proprio felici che giungono da altre parti d’italia:
manifestazioni non così serene e intolleranze che ribollono

qui un articolo dettagliato di f. sulla giornata di ieri con il discorso di honsell in video e molte foto

dotted

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sto con emergency a prescindere dalle diffidenze del governo
sto con roberto saviano a prescindere dalle parole del presidente del consiglio
voglio leggere ancora la resistenza nei libri di scuola
voglio uno stato che onori la memoria
oggi vado in piazza a cantare bella ciao