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Malinconica, e in questo non si distingue dalle altre lettere. Si parla dei tedeschi, che sanno morire, delle donne che noi perdiamo, di Marc Chagall, dell’abilità nel tenere la forchetta e del significato del provincialismo nella storia dell’arte.

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Tu, ti senti legata al mondo della cultura. A quale, Alja? Ce ne sono molti.
Ogni paese ha la sua cultura e uno straniero non può impossessarsene.
Il mio cuore duole per Pietroburgo, io penso alle sue strade lastricate; tu, invece, non puoi tornare in Russia, tu ami la Francia, anche se non moriresti di nostalgia per lei.
Tu sei una persona di cultura troppo paneuropea.
Se l’automobile non pesasse nulla, non potrebbe andare; il peso dà il punto di appoggio alle sue ruote.
Io non ti scriverei questo, se non ti amassi.
Non tormentarmi dicendomi che, per te, io non ho alcun peso; il mondo attorno ad Alja non ha peso.
Una famiglia tedesca, vicina di casa di Bogatyrev, si è avvelenata col gas. La madre ha lasciato un biglietto: «Al mondo non c’è posto per un lavoratore tedesco».
Tedeschi, mi vergogno, ma non posso aiutarvi! Siete un grande popolo che non dimentica la sua patria. Quando morite, morite da tedeschi.
Alja, scusa per il mio amore malinconico, ma dimmi, in quale lingua, morendo, pronuncerai la tua ultima parola?
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