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I dolcemente – tutta questa stanchezza le palpebre pesanti la pelle salata e una voglia di frutta e di luce dove ritagliare un mondo di stanze in penombra tendo le mani brune la camicia è così leggera che puoi disegnarmi tutta in controluce II gonfia come quei campi saturi irrigati di luce riflessa
era l’estate – stava per finire Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser. |
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il concerto si è tenuto nell’auditorium della scuola media per via del maltempo / tornare è stato strano, ad ogni passaggio dello sguardo era come sollevare dei teli e ricordare, quasi fossero trascorsi solo pochi giorni / l’edificio era stato donato al comune dagli americani dopo il terremoto e così e rimasto, andando a sbiadire le sue lamiere / nel cavedio centrale adesso cresce l’erbaccia e c’è un’aria di abbandono che non dipende propriamente dalla chiusura estiva / aspettando che arrivassero i musicisti ho approfittato dei vetri sporchi e opachi per scattare alcune immagini, all’ora in cui la luce si disperde velocemente, subito prima che faccia completamente buio il concerto, bellissimo – ha riscattato in poche ore i mesi infelici vissuti là dentro e mi son sentita più libera – dai muri e dalle persone |
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[ appunti di viaggio ]
. una parentesi soleggiata in mezzo alle pioggele persone che vivono parlando
|
esistono giorni perfetti?
talvolta il mare mi aiuta a credere che sia possibile
(le foto invece, hanno la definizione incerta del cellulare)
] nel blu mi perdevo, e riposavo
ascoltando il silenzio che si faceva adulto [
il blu diventato bersaglio – ogni passo tornavo
volevo tornare e diventare bella come una ragazza
e perdere peso nel viaggio
perdere peso nell’amore risolto, nella sua corrispondenza
qualcuno ha scritto storie illegibili
sui muri scrostati di un edificio abbandonato
[ zollino / lecce ]
tornata /
le foto meno indecenti scattate durante il viaggio sono raccolte su flickr
i diari ancora tutti da sistemare (presumo ci vorrà del tempo … )
ho disegnato poco –
la canzone invece – ascoltata innumerevoli volte
(il titolo non c’entra – era per un post che poi non ho scritto)
.
then I came back from where I’d been.
my room, it looked the same –
but there was nothing left between
the Nameless and the Name.
.