1 kendell geers al MART di trento
2 matt dorfman – the terrorist mind
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capita sempre più spesso di non saper prendere posizione di fronte agli oggetti grafici
capita che si tratti di un miscuglio ambiguo e accattivante di impegno ed evasione grafica in cui i confini sono poco chiari e spesso si genera una dipendenza dovuta più alla piacevolezza formale che alla componente sostanziale
forse il problema è nel ricevente, nella capacità di considerare criticamente quanto ci viene proposto, il che rappresenta certamente un’attitudine in controtendenza
tutto questo arriva dalla moda, arriva dal bisogno di stupire e di rinverdire costantemente il prodotto commerciale
oggi mi sono svegliata pensando a disegni nati per essere cancellati – dotati di gomma
un intera gamma di possibilità legate a ciò che rivela il disegno rimosso
in verità credo che abbiamo bisogno di vuoti da riempire
abbiamo bisogno di silenzi in cui riposare e di distanze da percorrere
tutto questo è anti artistico e anti commerciale – non deve avere un prezzo
qualcuno in un commento che desidera tenere privato mi chiede di continuare con il mio blog
in sostanza il commento dice: noi andiamo avanti con i nostri weblog infarciti di amenità e piacevolezza ma tu per favore continua a tener sveglia la nostra coscienza con le segnalazioni ed i rimproveri
…e le risposte che ho chiesto? e la partecipazione?
dove sono la compromissione e l’impegno reciproco?
mi sembra tutto inutile, anche comunicare diventa via via più difficile – ogni parola comporta l’elevata possibilità di fraintendimento e manipolazione
scordatevi l’accondiscendenza
da ieri i commenti su flickr sono chiusi
PS
domani comincio una supplenza di due mesi nel mio vecchio liceo
tutto diverso, sede, preside, e naturalmente corpo docente
niente deja-vu, quindi, ma finalmente uno stipendio! |