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più passa il tempo più fb diventa per me un punto di riferimento quotidiano quasi imprescindibile

se il no-b day e il popolo viola hanno rappresentato le prime avvisaglie di quanto succedeva in rete, va riconosciuto che durante le recenti campagne referendarie e politiche questa piattaforma è stata di grande aiuto per consolidare reti di contatti e per diffondere contenuti e messaggi, e non son del tutto certa che altrimenti le cose sarebbero andate nello stesso modo /
ho letto recentemente su qualche blog (non ricordo dove) di persone che ne hanno snobbato pressochè a priori le potenzialità, ancora una volta rinunciando alla possibilità di valorizzare uno strumento nuovo configurandolo rispetto alle proprie esigenze, anziché lasciarlo al solo appannaggio di chi ne compie un utilizzo che non condividiamo o di minimo interesse / forse quelle persone hanno già a sufficienza nella loro vita quotidiana, ricevono abbastanza stimoli dalle loro frequentazioni abituali – a scuola, al lavoro, sul web, chissà / per me non è stato così durante gli ultimi anni, in particolare qui a udine
in verità, all’inizio non ero del tutto convinta che la cosa potesse funzionare – poi ho cominciato a scremare contatti e contenuti, ed ora il mio stream è una fonte personalizzata ma non prevedibile di informazioni, spunti, link e citazioni, ma anche di pensieri affettuosi / lo scambio è in genere reciproco e veloce, però consente di aprire spiragli su percorsi diversi dal mio e di scoprire parecchie cose nuove / ho scelto di rimanere in contatto soprattutto con persone di cui condivido gli interessi e con loro scambio sostanza culturale e pensieri –  a loro mi rivolgo quando ho particolari perplessità ed attraverso i loro occhi scopro parti di mondo che ancora non conoscevo /
da loro imparo – quotidianamente

gli strumenti siamo noi

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