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nel pomeriggio abbiamo sfogliato vecchie foto
il nonno lino che passa il verderame sulle viti
e più sotto, una riunione di fratelli nell’orto – con nonna cati che osserva dalla finestra
poi sono partita, in un tramonto che si dispiega-va al contrario
+
ad ampezzo sabato si festeggiano lis muars e fervono i preparativi :)
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una foglia d’edera – come acquarello, ma croccante
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sulla vecchia tovaglia una delle piante che lei cura con semplicita’
( talea prelevata da un pothos spelacchiato )
qualcosa di umile, privo di pretese come il suo vivere in casa
tacitamente indaffarato e senza chiedere
sforzandosi di rendere meno infernale l’inferno domestico
da ragazza mi piaceva quella tovaglia scozzese
amavo i colori quasi iridescenti – verde acqua, indaco chiaro
mescolati con toni più solari come il giallo uovo
ora quel tessuto pastello è entrato a far parte delle memorie senza tempo
( come se l’avessi sempre vista, stesa sul tavolo sgangherato della cucina )
***
il prezzemolo sul davanzale
siepe leopardiana in miniatura e dietro, l’infinito livido del cortile
.
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poi torna il sereno, all’improvviso – e la casa si riempie di sole
osservo incredula muri, fogli e oggetti che parlano con la luce
ci stava bene saturday sun di nick drake ma l’ho già usata così tante volte sul blog!
What a beautiful face
I have found in this place
That is circling all round the sun
What a beautiful dream
That could flash on the screen
In a blink of an eye and be gone from me
Soft and sweet
Let me hold it close and keep it here with me, me
in the aeroplane over the sea / NMH – 1998
.
+
ana ha una sezione del sito dove raccoglie le sue paper dolls
mi piace molto la composizione grafica che mette in evidenza le texture utilizzate
quello che succede dentro casa
> una specie di nulla <
molto del tempo lo trascorro al computer
circondata dal disordine – incalzante
fuori – un mondo che va a rotoli
(invidio coloro, tra quelli della mia generazione,
che riescono a non venir ridotti a qualunque forma di mutismo)
+ ho cambiato la musica / music changed
è quasi autunno
la stagione parte male con la scuola in subbuglio e un’amargura sociale che non si risolve / persino i più ingenui intendono che tanti divisi è come essere pochi o nessuni, tante solitudini che vibrano senza produrre risultati / e pare banale ma anche triste affermare che ci siamo arrivati attraverso anni di benessere altrettanto individuale, anni di televisione soprattutto, un fiume ininterrotto di immagini succulente tenute a debita distanza e noi perduti davanti allo schermo, a dimenticare …
c’è un autunnare anche del corpo – e dei frutti, che intristiscono nell’azzurro vano di una ciotola .
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ancora immagini dal fine settimana