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ci piace far credere di essere impegnati a migliorare il mondo
ma non siamo capaci di farlo, nemmeno a parole

 

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un compleanno in famiglia

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… ma non ho scattato fotografie

c’erano luci e regali, come per una festa
(la tavola insolitamente affollata ospita una parata di pietanze cucinate con cura –
al ritorno è già in ordine, calma, spaziosa)

sorseggio tardiva una tazza di tè
circondata dalle note rarefatte di una serata limpida, d’inverno
nel frattempo, i termosifoni scricchiolano una particolare forma di compagnia

 




queste mele vengono da raveo e sono il risarcimento morale per la malinconia degli ultimi giorni / anche i fagioli con l’occhio non scherzano

 




she is getting older

 



sadness is a blessing
poi ha capito, che per ottenere una crosta croccante deve infornare il pane a una temperatura decisa, più alta / non deve avere paura nemmeno quando preme il piede sull’acceleratore, ed ora in effetti l’automobile non le pare più una ferraglia ingovernabile / ha capito che non smetterà di sbagliare, che le ore saranno ancora e quasi sempre solitarie, che la sua pancia ricomincerà a gonfiarsi e che uscire dal circolo vizioso dei ritmi privati dell’irrequietezza sarà difficile e forse improbabile 

ugualmente si lascia trasportare dalla primavera, senza urgenza

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il pane, di kamut e orzo integrale