ai lavori in mostra ho scattato poche foto – bruttine
questa di me che allestisco la vetrina del vecchio metodico invece l’ha fatta emanuela paradiso
sono rimasta sinceramente contenta
grazie a tutti per il calore, l’accoglienza e la partecipazione
grazie a paola e marco per l’ospitalit�a’
e un ringraziamento speciale a chiara per i doni meravigliosi
.
ricordo che la mostra rimarrà aperta e visitabile fino al 28 febbraio presso il vecchio metodico di bologna in via dell’inferno 12a
sto lavorando a questa piccola mostra
pochi pezzi seminascosti in un minuscolo spazio disordinato e accogliente di bologna
senza pensarci troppo ho scelto un tema che probabilmente lateva senza fiatare e le idee si sviluppano quasi senza incertezze, una dopo l’altra, come se avessi portato a maturazione una serie di bisogni fino al punto di poterne esprimere fluidamente la figurazione
la mostra si intitola lividi perché parla della violenza fisica nei confronti delle donne – e ne parla senza parlare, un resoconto simbolico, a tratti quasi chrurgico
per la prima volta ho davvero scarso interesse nei confronti della cura formale dei lavori che presento: le idee sono definite, si esprimono da sole senza alcun bisogno di decorarle – si tratta di pochi simboli molto chiari: i bersagli, gli abiti bianchi foderati di carta velina nera, le bustine riempite di polvere di carbone
mi chiedo se anche questa volta ci sarà qualche anima frivola capace di confondere il discorso con una squallida faccenda di moda
LIVIDI
15-28 febbraio 2013
c|o VECCHIO METODICO
via dell’inferno 12/a
bologna |