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fermate – tra un autobus e il successivo
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dentro l’autobus, passo da una luce a un’altra
(per dono tuo io passo dalla luce alla luce
per mia volontà passo dalla tua luce ad un’altra –
più calma)
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(altro…)
1intende che innamorarsi è (stato) un atto definitivo 2così stanca da non voler guardare – non è abituata a simili boccate di vita sociale, a tanti saluti e strette di mano, con tutte quelle bandiere che si agitano senza posa davanti agli occhi / torna a casa senza forze, stordita dal rigoglio delle bandiere, dalla marcia lenta, dal pranzo speciale consumato in compagnia di amici in un appartamento spazioso e pieno di luce nonostante il vento feroce le persone riescono a distrarla dal male, a rendere leggero l’esilio 3nonostante si accorge che non è nemmeno una questione di quanto o di cosa 4rimangono note spaziose 5*subentra lo svuotamento .
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la ragazza bionda scappa altrove quel mettere gli altri costantemente sotto un mirino la stanca mortalmente, fiacca e intristisce persino i suoi sentimenti più caparbi … in effetti non sorride ormai da diverse settimane e neanche adesso, sta sorridendo .
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IIl fuco, chiamato anche pecchione, è il maschio dell’ape domestica. Nasce da uova non fecondate di ape regina feconda o vergine o dalle uova deposte da api figliatrici. Il suo corpo è grosso e coperto di peli; la ligula è corta per cui non può bottinare, ma solo assorbire il miele dai favi e deve essere nutrito di polline dalle operaie; non possiede pungiglione.
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trovata su fb poco fa
«Ho dimenticato le parole per dirtelo. Le sapevo e le ho dimenticate, e ora ti parlo nell’oblio di quelle parole. Contrariamente a tutte le apparenze non sono una donna che si abbandona corpo e anima all’amore di un solo essere, fosse pure colui che le è più caro al mondo. Sono una persona infedele. Vorrei tanto ricordare le parole che avevo messo da parte per dirti questo. Ma ecco che qualcuna mi torna in mente. Volevo dirti quello che penso, e cioè che bisogna sempre conservare per se stessi, ecco che ritrovo le parole, un posto, una sorta di luogo personale, sì, per esservi soli e per amare. Per amare non si sa cosa, né chi, né come, né per quanto tempo. Per amare, ecco che all’improvviso tutte le parole mi ritornano in mente… per conservare dentro di sé lo spazio di un’attesa, non si sa mai, l’attesa di un amore, di un amore forse ancora senza oggetto, ma di questo e solo di questo, dell’amore. Volevo dirti che eri questa attesa. Sei diventato, tu solo, l’aspetto esteriore della mia vita, quello che io non vedo mai, e resterai così, in questo stato di sconosciuto da me quale sei diventato, fino alla mia morte. Non rispondermi mai. Non conservare alcuna speranza di vedermi, te ne prego. Emily L.»
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con lui riusciva quasi a tornare indietro nel tempo ed erano due ragazzi che ascoltavano buona musica in una stanza romantica illuminata da candele, così giovani da non pensare nemmeno a sfondare la pellicola fisica e brillante che appena li separava, innocenti e luminosi, avvolti da una timidezza complice e rassicurante
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grazie a francesco