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dedicato a te
che non ti potrò stringere la mano
ma che ti posso ringraziare.
in silenzio e senza aggiunte di parole

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a marco
perché sia forte
con la forza gentile di uno stelo
nel vento di questa primavera
che così tanto si porta via

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ws progetto un mondo
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Stazione di Topolò – Postaja Topolove

12th july al 21st july 2013

 

il programma completo sul sito

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topolò su wikipedia


i regali di chiara: ci siamo finalmente conosciute di persona all’inaugurazione della mostra a bologna e in quell’occasione mi ha portato in dono queste bellissime cose, lasciandomi davvero senza parole

i guanti di lana senza dita con la croce rossa mi hanno fatto compagnia durante i mesi freddi / oggi invece ho inaugurato la sciarpa con i pesci blu ed ho la sensazione che diventerà il mio passepartout della stagione / riservo per i mesi estivi la sciarpa color latte con le righe che sarà perfetta sulla pelle abbronzata
purtroppo le fotografie rendono solo in parte la qualità di questi oggetti
in ogni caso, i regali migliori sono quelli che non ti accorgi di indossare, ma che se non ce l’hai vicini ti mancano … un po’ come gli amici, a pensarci

ps 1 / grazie!

ps 2 / se siete invidiosi, potete trovarli qui

CHIARA NORDIO DESIGN


(altro…)

un anno fa


sono giornate molto fredde, quasi sempre il termometro viaggia sotto lo zero, ma è un freddo asciutto, senza neve o pioggia, e quindi disturba meno, anche se spesso le strade e le campagne sono percorse da un vento che ricorda le bore costiere

è piacevole rimanere in casa, bere del tè bollente appena macchiato, magari infilarsi sotto una trapunta calda per guardare vecchi film – oppure leggere, o dormicchiare

tutto questo rappresenta l’inesistenza di una vita comoda, mentre si ascolta continuamente di luoghi e momenti della storia in cui nulla è comodo e nulla è civile o facilmente sopportabile – per questa ragione il pensiero e l’impegno non dovrebbero darsi pace mai

invece le mie ore attive sono anch’esse pigramente privilegiate: ore di cucina, oppure impiegate a preparare lezioni di grafica – comodamente sola, ma anche intellettualmente sola (ultimamente persino i segni lievi di illustrator defezionano)

a volte qualche bagliore, come una voce nel telefono, o un pacco che arriva da lontano: ana è un’amica che non manca mai, ogni occasione è motivo per dimostrarmi quanto è vicina (la borsa di tela e l’agenda aperta alla pagina con il cuore fiorito sono opera sua)
grazie!

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la musica di queste giornate – cristallina come l’inverno






in questo periodo non posso concedermi spese che non siano strettamente necessarie e devo rinunciare a molti acquisti, siano essi piccoli capricci, lo sfizio di un caffè, oppure libri e dischi

questo libro di franco arminio era in cima ai desiderata dell’autunno, un’attesa più simile a uno standby, ma bob che aveva letto una breve annotazione su facebook in cui esprimevo il mio interesse, si è premurato di spedirmene una copia, con la scusa gentile del compleanno

insieme c’era anche il suo volumetto di versi “l’indegnità a succedere
non mi ha sorpresa la qualità della scrittura poetica, pur ammantata di un particolare anacronismo estetico su cui peraltro abbiamo discorso in più occasioni
(tra l’altro: bellissimo il tono di blu opaco scelto per la copertina)

bravo bob – e grazie di cuore!

 





un viaggio scorrevole e senza colori in mezzo al nulla

è stata una visita veloce, isterica, non ho fatto che camminare
anche la focaccia di verrazzano l’ho consumata a spizzichi, mentre camminavo,  e da paszkovsky giusto il tempo di bere un caffè – speravo, ma non c’era il tuo fantasma, non c’era niente – solo i giapponesi seduti fuori in prima fila e i fiorentini che ordinavano il risotto da mangiare in piedi

al posto del gambrinus ci faranno un hard rock cafe, niente più biliardo – forse hai fatto bene ad andartene, il mondo diventa sempre più brutto e non c’è spazio per la poesia – le istituzioni massacrano con metodo i luoghi del ricordo, cinicamente – colano cemento ovunque sia possibile

nel frattempo ti ricordano tutti, in radio (anche battiti, qui), sui giornali e nel web / a san marco la chiesa era gremita di gente
ho continuato a chiedermi cosa ci facessi tu, fermo dentro una bara coperta di fiori, ma niente

ps/
ai funerali non ci vado proprio mai ed è per te che ho fatto questa unica eccezione – avevo bisogno di starti vicino ancora un poco, prima di

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al rientro, le stoviglie di sempre
(sempre, che parola inverosimile) – ciao






nota/ la foto del funerale l’ho presa dalla rete