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quasi tutte le considerazioni appoggiate su facebook in questi giorni sono di natura politica e in pratica non resta spazio per un diario intimo – ugualmente mi sono regalata una moleskine … facciamo sia utile a riprendere confidenza con la scrittura
la casa è pulita
ti piace affrontare certe scadenze personali in modo decoroso, svegliarti nella stanza in ordine, appoggiare i piedi nudi su un tappeto spazzato la sera prima, sederti a sfogliare un libro sul divano sgombro coperto da un vecchio telo stampato a blocchi di legno che un tempo vestiva il letto della tua stanza di ragazza, in carnia
la giornata è stata luminosa e fredda, novembre ha spento le sue nebbie e ti accorgi dall’aria asciutta e limpida che si prepara l’inverno – al presidio in via diaz eravate i soliti pochi e non hai nemmeno verificato se oggi eri un altra volta in copertina sul giornale: a suon di protestare in prima fila hai una collezione di prime pagine che i tuoi si ostinano a tenere da parte come se fossero foto di famiglia!
ma questa volta la mestizia era quella di accorgersi più di un tempo di come quelle manifestazioni siano diventate un parlare tra voi di cose che già sapete, di guardarvi a vicenda sostenere striscioni imparati a memoria – hai provato una triste commozione per le parole toccanti di un compagno che più di altri è sempre capace di infondere alla lotta una particolare carica di umanità, ed ogni volta che ascolti la sua voce ti si velano gli occhi per la bellezza innocente della sua speranza in un futuro migliore