Domenica 3 febbraio alle ore 18 presso il circolo Navel a Cividale del Friuli concerto degli svedesi Black Bug più inaugurazione di una piccola mostra di giulia spanghero che rimarrà visitabile fino al 24 di febbraio.
esce oggi sull’unità un articolo-intervista a firma renato pallavicini (il calzino di bart) dedicato ai miei lavori più recenti: molte le imprecisioni rispetto a quello che pensavo di aver detto di me, e scarsa corrispondenza con quello che realmente sono: probabilmente avrei preferito ci fossero meno informazioni biografiche (in fondo abbastanza inutili per chi legge e quasi in contraddizione con l’anonimato che ho perseguito anche faticosamente nel corso degli anni) … ma il disegno è bello grande e questo mi fa piacere, così come l’attenzione nei confronti dei miei progetti che sono stati apprezzati al punto di farci un articolo su un quotidiano nazionale
grazie!
ci abbandona ancora troppo giovane un altro maestro, e il panorama musicale e della cultura riverbera di questo vuoto
le grandi intelligenze cadono come frutti da un albero lasciandoci più affamati / sono intelligenze che hanno cambiato i suoni, la scienza, la scrittura, il cinema
ultimamente provo spesso l’amara sensazione che non vi sia una ricrescita sufficiente, e che gli alberi più giovani offrano pochi frutti in grado di rendere meno penosa la dipartita dei grandi maestri del nostro passato recente
due cover rugginose di canzoni originariamente altrettanto aggressive e ruvide: dirt eseguita da neneh cherry & the thing duetta con seven nation army nella versione di nostalgia 77
enjoy the rust
- dust (iggy pop cover) – neneh cherry and the thing / da the cherry thing, 2012
- seven nation army (white stripes cover) – nostalgia 77 / da the garden, 2007
ma quando ti osservano attraverso il filtro dei social network pensano che tu viva d’aria, che qui tutto sia facile e normale, che tu abbia qualcuno che provvede mentre stai seduta a mettere insieme segni e parole di fronte al computer, o levighi pazientemente una scatola di cartone – come se quello fosse l’unico scopo della tua giornata, della tua vita – il web è un filtro che ti rende immateriale e sicura, lontana e astratta, con le tue foto di pani e dolci, le luci di natale e le cartoline colorate in ordine sparso
ed è allora che li detesti, che ti senti arrabbiata e delusa, che non sopporti più i loro complimenti, le loro proposte a fondo perso, la loro vita organizzata, i figli che tu non saresti mai in grado di mantenere, le loro case con due auto e quattro televisori, le loro vacanze, i viaggi e gli i-phone ultimo modello
hai a disposizione un mondo di cose usate, di vecchi telefoni e di oggetti acquistati con parsimoniosa attenzione, e per quanto tu sappia far scintillare il tuo spazio quotidiano dentro fotografie più simili a congetture, sai bene che è solo la coincidenza di piccoli dettagli che coprono il vuoto e in qualche strano modo silenzioso ti vergogni del tuo futuro incerto e di tale dissimulazione estetica sistematicamente perseguita nel tempo
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lavorare per molte ore al giorno al computer o sul tavolo, oltre ad essere piacevole consente di ascoltare più musica del solito – i viaggi sino a scuola con l’autobus invece sono troppo brevi e non riesco ad ascoltare un album per intero
nel frattempo ten freedom summers è arrivato!
(from ten freedom summers inlay booklet) |