03.13
mentre l’inverno si spoglia degli ultimi frammenti di gelo
persino le virgole sono per lei causa di turbamento
i dubbi che rendevano fragile l’espressione
adesso quasi la annientano, come armi

dubbi microscopici e frivoli:
————–il colore di un polsino, la forma di una scodella
————–la citazione svogliata di un’ora o di un ritratto
la vaghezza delle cose genera il panico
di non saper dire e dare – di decorare in circolo
ciò che è già stato a lungo decorato
detto – e dato

la luce rimane estranea
non s’intrufola più come un tempo tra i versi matti e quelli disperati
i cerchi brillanti di allora sono sommersi da polvere e paura
l’invecchiare dei pensieri rende opaco anche il vetro (altro…)

autoritratto riesumato / ancora valido

2005 . matita su moleskine

radio: domenica in concerto / bela bartòk – quartetto

non riesco a capire l’origine della mia forma / come e per quali cause sia arrivata sin qui, ad essere come sono, a sapere – o non sapere – quel che so e non so /
non intuisco la differenza specifica ed effettuale tra l’essere cresciuta in una certa famiglia, od un’altra differente, più aperta, più colta, più povera oppure più simpatica / né sono in grado di stabilire le mie responsabilità rispetto a tale processo di formazione

percepisco vagamente la mia forma, consapevole di mitizzarne molti aspetti – ma non so dire da dove e come mai / non so perché, ancora molto giovane, quando altri si rifugiavano nelle musiche generazionali, nelle canne e nei testi rivoluzionari, mi immergevo senza criterio tra montagne di libri altri, convinta che quello fosse il mio unico riscatto possibile / qualcosa dentro cui nessuno avrebbe potuto entrare se non fossi stata consenziente, la conoscenza, estraneo alla famiglia e soprattutto che superava la famiglia / (altro…)