Category Archives: personal

come ogni anno ho dato una rinfrescata all’home page del sito – niente di radicale
per l’archivio dei progetti del 2009 bisognerà aspettare ancora un po’
è dunque online tracciamenti 2010! / link

ps/
è piovuta tra capo e collo una nuova supplenza fuori citta’
ne avrò almeno per una quindicina di giorni
si prevedono levatacce e molti ricordi …

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immagino che ricominciando a pubblicare disegni e lavori grafici il blog ritornerà almeno in parte ai ritmi di frequentazione precedenti /
questo a me interessa poco
quello che spero è che i vestiti cambino, che muoiano e diventino un’altra cosa
perchè non esprimono che minimamente quello che provo e che popola le mie visioni

molte persone pensano a un vezzo modaiolo, la gran parte vogliono piacevolezza
mi chiedono di pubblicarli su riviste di moda e di tendenza / a volte accetto, altre no

realizzare questi disegni dovrebbe diventare un modo per sbarcare il lunario?
dovrei fare ciò che mi riesce facile per guadagnare denaro e tralasciare i pensieri più importanti?

poi c’è la questione della definizione formale, dello stile
a tratti mi sembra di non esistere, di non essere riconoscibile, di non possedere un’identità che si esprima chiaramente attraverso il lavoro grafico / sopravvive più o meno latente la sensazione di essere costituita da parti altrui, da stili altri che si mescolano indefinitamente

non che questa cosa mi dispiaccia
in fondo è la sintesi del mio tempo, una costante ininterrotta contaminazione

…ma l’utilità?
si è perso il senso di necessità del lavoro, il fare generosamente e non in modo frivolo /
questo mi detiene e non mi consente di lavorare con piacere: l’idea di non realizzare qualcosa che sia utile, l’idea di produrre cosmetici
non è il momento, per i cosmetici – le nostre vite ne sono già piene, sature
ci vuole sostanza, il gesto dovrebbe tornare ad essere politico
il mio pensiero, da quando mi alzo a quando vado a dormire, è costantemente un pensiero politico e non riesco a liberarmi di una serie di domande e di una grande quantità di pesi e di dolori

perchè allora il lavoro visivo deve rappresentare l’eccezione, perchè questa frivola via di fuga?


giornate di tempo bizzarro e nuvole basse
è tornato il freddo – le montagne sono coperte di neve

la zia mi ha regalato un’ottima focaccia pasquale da inzuppare nel caffelatte

cianografie
nel frattempo mi sto dedicando a una nuova serie di lavori digitali
la memoria porta alla luce i pomeriggi trascorsi passando lucidi incerti attraverso la macchina per eliocopie,
stordita dagli effluvi di ammoniaca

erano situazioni effimere – segni senza inchiostro creati apposta per il tempo transitorio del cantiere
nel corso delle settimane osservavo i disegni sbiadire nella luce, tornare al tutto neutro della carta…

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alla radio, un programma su gianni rodari – ancora ricordi, ma di bambina

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si stanno accumulando gli argomenti per una serie di post
(altro…)

due tiny book sono in volo per raggiungere chicago
saranno esposti allo zine show organizzato da the post family in occasione di NEXT

grazie a ina weise per l’invito :)

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lo stesso colore che esprime intensità e certezza può tingere il più disperato disorientamento

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  1. plath 2001 (qui)
  2. school
  3. jarman cit. wittgenstien
  4. 2006 I
  5. 2006 II

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tulips
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