Category Archives: libri

pensavo di averlo smarrito
invece è ricomparso da uno scaffale polveroso a casa dei miei! 

è una prima edizione, comperato alla libreria friuli di udine ai tempi del liceo
all’interno, le foto corrispondenti al video di quella (dolorosa) intervista di fernanda pivano a jack kerouac stravolto dall’alcool, registrata a milano nel 1966

 






quando affermo che il piccolo libro ricevuto giorni fa da SerraGlia (graziegrazie!) sembra essere uscito da un tempo lontano, non sottendo alcuna considerazione nostalgica od emulativa

piuttosto mi riferisco alla capacità ormai decisamente rara di realizzare un lavoro semplice ed elegante, scevro da qualsiasi sbarluccichìo di natura commerciale e reticente nei confronti delle svariate forme di abbellimento gratuito cui  siamo tristemente abituati

la dimensione del gioco si coniuga con il rigore (mi viene in mente la serietà assoluta dei bambini quando sono impegnati a fare qualcosa) e per quanto mi sforzi non riesco a trovare tra le pagine nemmeno un briciolo di auto-compiacimento
questo piccolo testo sembra davvero immune dall’edonismo autoreferenziale che imbeve molte delle produzioni editoriali da cui veniamo sommersi

nel giusto contesto i contenuti brillano senza bisogno di lampadine

.

per richiederne una copia potete andare qui

.




Sui ciottoli arsi del porto
donne scavate in viso
dalla fame senza speranza
pisciano immobili
senza sollevare le gonne.

So cantare le nenie nere dei funerali
allattare i bambini con queste titte secche
e vorrei un giorno di festa
mangiare pane bianco fino a sentire
la gioia del ventre troppo pieno
so cucire le stoffe
arrostire le orate
e in casa blatte e topi
li cacciamo coi bastoni.

Quando mi prende il mio uomo
sposo benedetto dai ministri di Dio
solo buio,
d’inverno coperti d’orbace
l’alba ci sveglia
coi brividi di gelo.

[ filastrocca di quando buttavano a mare i tram – 1976 ]

.

Malinconica, e in questo non si distingue dalle altre lettere. Si parla dei tedeschi, che sanno morire, delle donne che noi perdiamo, di Marc Chagall, dell’abilità nel tenere la forchetta e del significato del provincialismo nella storia dell’arte.

.

Tu, ti senti legata al mondo della cultura. A quale, Alja? Ce ne sono molti.
Ogni paese ha la sua cultura e uno straniero non può impossessarsene.
Il mio cuore duole per Pietroburgo, io penso alle sue strade lastricate; tu, invece, non puoi tornare in Russia, tu ami la Francia, anche se non moriresti di nostalgia per lei.
Tu sei una persona di cultura troppo paneuropea.
Se l’automobile non pesasse nulla, non potrebbe andare; il peso dà il punto di appoggio alle sue ruote.
Io non ti scriverei questo, se non ti amassi.
Non tormentarmi dicendomi che, per te, io non ho alcun peso; il mondo attorno ad Alja non ha peso.
Una famiglia tedesca, vicina di casa di Bogatyrev, si è avvelenata col gas. La madre ha lasciato un biglietto: «Al mondo non c’è posto per un lavoratore tedesco».
Tedeschi, mi vergogno, ma non posso aiutarvi! Siete un grande popolo che non dimentica la sua patria. Quando morite, morite da tedeschi.
Alja, scusa per il mio amore malinconico, ma dimmi, in quale lingua, morendo, pronuncerai la tua ultima parola?
(altro…)

.

*
quando ero piccola, delle banconote mi piaceva l’aver sfiorato tantissime mani
ed esser passate per molti luoghi che non avevo visto e non sapevo
non ho mai avuto chiaro il valore dei soldi
l’incattivirsi dietro a quei minuscoli fogli di carta mi è sempre parso incomprensibile …

.

( don’t come knocking )

.



oggi ho ricevuto un pacco-dono da giampaolo

– conteneva
un disco
un libro (suo)
un altro libro

mi piace molto leggere versi ed è bello scoprirne di nuovi
giampaolo de pietro, catanese, scrive e colleziona immagini delicate scelte con cura che pubblica sui suoi 2 blog – collabora con incerti editori presso cui è uscito il piccolo volume di poesie scritte da francesco balsamo (che è anche un interessante pittore)

non so, forse da questo post non si capisce bene quanto sono felice del regalo appena ricevuto
(grazie)

:)

.

09-025
09-027
09-026

parole: giampaolo de pietro – musica: sibylle baier

oggi nello zaino per il viaggio, il libro di berger citato ieri /
ma dopo poco abbandono la lettura e comincio a disegnare sull’ultima pagina
una piccola idea per un piccolo disegno
ogni tanto ancora mi capita – il desiderio di mescolare colori e parole

rincasando ho fatto la spesa al supermercato sotto casa
ho acquistato anche tre piante di ranuncoli
tra i fiori che più amo – palpebre vegetali

.

0310-063
0310-064

linea600

elena:
non so spiegarti perchè il libro di berger non mi abbia convinta del tutto
forse il tono confidenziale o lo stile di scrittura
o più semplicemente contiene una serie di pensieri di cui non avverto il bisogno
il mio amore per i libri è basato su un’urgenza, temporanea o permanente a seconda dei casi
ma non sempre si sviluppa una simile empatia / un saluto