Category Archives: diario

le cose cambiano senza cambiare
stagione in cui molti partono
blog che si rivoltano come materassi messi a prender aria

la possibilità di scendere fino al mare provoca sgomento
uno sgomento gentile, ritroso, da signorina imbranata
per ora solo ambulatori, cucina, mail e fare la spesa
so cosa sia galleggiare dentro l’acqua verde
una specie di miracolo

l’idea che l’inverno possa tornare mi è insopportabile

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dotted

marina
le piccole creature rigraziano :)

alcuni impegni per le prossime settimane
il futuro va costruito ma non sono molto brava in questo gioco
annullare una vacanza per potersi comperare una nuova macchina digitale
scacchiera di memorandum – memorandum a scacchiera
adesso mi posso alzare con calma, quando il sole invade il perimetro del letto…

giugno è quasi finito / niente più scuola (= nostalgia dei campi)

066-06-2010
(altro…)

a scuola continuano gli esami / interminabili giornate compilando scartoffie
pranzi frugali con alcuni colleghi e la moleskine sempre aperta accanto ai registri
alcuni dettagli velano la malinconia di fine anno

la bandiera americana l’ha portata uno bravo
mentre io ho riempito una pagina con tanti pupazzetti colorati
e stamattina una collega è arrivata con un insolito regalo per me
viene da un negozio che si chiama big sur!

le parole invece, provengono dal sonno …

+ lyle lovett

+ anche lei con van morrison (sempre da astral weeks)

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bigsur

058-06-2010

è stato un week end di pioggia
il catalogo è un regalo di un’amica tornata da new york

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041-06-2010

non ho mai dovuto occuparmi del lato scomodo delle cose
c’è sempre stato qualcuno che provvedeva, e che oltretutto mi tirava fuori dai guai

non so perchè oggi scrivo questo, ma in fondo anche in occidente per lungo tempo è stato così
forse a molti non piace l’immigrazione perchè ha rivelato definitivamente  il lato più faticoso e difficile del (nostro) mondo
perchè abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni quelli che sbrigano le faccende peggiori
quelli che puliscono là dove sporchiamo e abbiamo sporcato senza preoccupazioni di coscienza
adesso per far funzionare le cose bisogna finalmente anche noi affondarci le mani, faticare, aspettare
soprattutto non si deve continuare a pensare che le cose inestetiche e difficili accadranno altrove
eppure – c’è chi ancora sogna solo borsette e profumi

quando attraverso la campagna non mi sento di contraddire tutto questo
ma so bene che osservare un campo da una corriera e attraversarlo a piedi son cose diverse
a me camminare in mezzo alla natura provoca ancora una intensa vertigine
perchè in quei momenti nessuno provvede e nessuno mi protegge

durante l’ultima settimana il grano non è più biondo – ha cominciato ad arrossire
le macchine hanno reciso molte spighe lasciandole a terra ad asciugare
certi colori intensi ricordano van gogh

la parola terra ha molti odori e una consistenza che varia di giorno in giorno
.

canetti
038-06-2010
039-06-2010
043-06-2010

parole / elias canetti