Category Archives: diario
prima di partire, posto che la situazione lo consenta, devo proprio sbrigare alcune faccende
stampare, tingere, assemblare – le cianografie vanno messe alla prova sulla carta
e un paio di tiny books devono muoversi prima di me, per londra e per la francia
fa molto caldo, mi aiuto con bibite fresche – ogni tanto una pausa al cafè con l’amico di sempre
era stata una delle prime cose che avevo notato ed apprezzato, appena vista la casa
la chioma quasi esagerata, una vera sorpresa per chi si affacciava dalla camera
i tronchi siamesi con le radici intrecciate – all’apparenza inseparabili
c’è stata una tempesta due giorni fa, breve e molto violenta – ha soffiato un gran vento
l’acqua ha picchiettato sui vetri come grandine
si è risolto tutto in pochi minuti, lasciando per strada lembi di corteccia e bacche di platano come piselli freschi
una metà dell’albero è caduta senza schianto – accompagnata dal fogliame abbondante si è appoggiata al terreno
la base non era in buono stato e la frattura ha rivelato il nero del legno smangiato, marcio
gli operai hanno lavorato per due giorni a liberare il giardino, portando via tutte le fronde recise
ora quel che rimane è una presenza diversa, quasi spaesata – fa un po’ male, a guardare
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0 / epistolari qualcuno cancellava sistematicamente tutte le mail che spedivo, per paura che le trovasse la fidanzata altri le rileggevano fino a scorgerci dentro cose che non esistevano, desideri improbabili – riuscivano a vedermi nuda tra le maglie della punteggiatura altri ancora non rispondevano e non rispondono, lasciando che le parole vadano a cadere in un buco nero 1 / un uomo 2 / un amico + / esasperazioni
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un patronato calmo e la scrittura che si (re)stringe e si stinge come una stoffa accidia e rimozione – che strano insanabile connubio … ho parlato per alcune ore, ieri, circa ipotesi di progetti collettivi
nello stralcio di camus è scritto / non saremo (mai) più solitari + il brano musicale | s-folgorante| l’ho preso da qui
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c’è molto verde in questo post
conversazioni e momenti – montagne e giardini (anche uffici)
fialmente il caldo riverbera nelle cose – le scioglie
c’è anche un modo di guardare ai ricordi che consegue a un modo diverso di vivere l’estate
così il passato diventa remoto – come certi libri di grammatica, antichi
le parole di camus forse le avevo già pubblicate
ma la loro forza non diminuisce nell’iterazione
sono iniziate le attività alla stazione di topolò – qui il programma