Category Archives: diario

voci sentite ieri al concerto della russian national orchestra con gidon kremer:
quanti pezzi mancano alla fine?
bella l’aria sulla quinta corda (!)
il mio vicino di posto canticchiava čajkovskij
molti avevano la tosse o starnutivano, producendo una performance a sé stante

… musica concreta?

I made a small christmas tree with an hanging cage full of stars
beauty is never enough – (non pensare, non pensare!)




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I

vicino
lei che ha bevuto poco perché doveva guidare
il sollievo di andarsene da una festa piuttosto noiosa
noiosa come una lunga fila di sedie vuote
i baci borghesi e una stretta di mano
la brillantezza acerba dell’amicizia nei bicchieri
al posto del vino

[prima]
una stanza che tocca il cuore (delle cose*del nulla)

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II

lontano
si incontravano nel perimetro esiguo dell’appartamento
era accogliente e protettiva
[lui si lasciava accogliere e proteggere]

svolgeva mansioni da geisha, senza pensare

quando poi tornavano al mondo
era di nuovo una tra tante
[una geisha in incognito]
— persino una da evitare

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I

voglio scrivere lunghe lettere
leggere lunghe lettere
dormire abbandonata e pacifica in un letto molto grande
due bicchieri di vino sul tavolo
e le voci calme nella cornice circolare di una luce accesa

non ci sono idiosincrasie quando sperimenti fortunosamente qualche microscopica forma di umana felicità

24 gennaio 2010

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II

restano spesso a parlare fino a tardi anche se fino a tardi non è mai tardi abbastanza
lei vorrebbe la notte infinita, illimitata – protesa indefinitamente verso un’alba traquilla
non certo per concupiscenza – ma per i suoi occhi spalancati sull’incanto della parola

e tutto intorno, quella morbidezza scura ed accogliente della notte friulana

7 dicembre 2010

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IV

.

III


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nelle ultime settimane –
ho conversato
ho cucinato
ho ascoltato musica nuova
ho letto vecchi diari

ho fotografato poco
ho dormito poco
ho mangiato poco

non ho scritto
non ho disegnato

+

ho fatto ordine sulla scrivania e pulito casa

ho lasciato fuori l’inverno e acceso le candele
ho anche comperato un paio di cuffiette nuove per il lettore

sto leggendo lo stadio di wimbledon di daniele del giudice




I
mentre facevo le pulizie una tazza scheggiata ha tagliato la pelle dell’anulare – è stato un gesto leggero,
mi era sembrato di non aver neppure sfiorato la porcellana, eppure dopo alcuni istanti il dito era già pieno di sangue

dal gesto immaginato è scaturita una perdita
un miraggio al contrario

.

II
può esservi congiunzione nella diseguaglianza – nella vertigine di una grande distanza?

IIa
è il corpo (o il cibo) l’unico punto di contatto possibile?

  1. juliao sarmento / video still
  2. foto-collage 2005






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