Category Archives: book-s

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è ancora inverno però le giornate si fanno progressivamente più lunghe e luminose – ma l’appartamento, indifferente al transitare delle stagioni, conserva un’aura gelida, come un brivido sotterraneo

un coacervo di tracce
le permanenze materiali sfottono il disintegrarsi recente delle relazioni umane

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per dar sfogo all’irrequietezza sto facendo ordine tra i libri
il risultato (spero transitorio) è un maggior senso di disorientamento e confusione – gli scaffali mi sono improvvisamente estranei,  il che provoca un panico lieve che cerco di evitare rivolgendo le spalle alla libreria e provando a concentrarmi sul monitor …

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poi ascolto musica – varie ore ogni giorno
unica azione che (forse) mi distoglie dall’accidia

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kafka nel blog

quando affermo che il piccolo libro ricevuto giorni fa da SerraGlia (graziegrazie!) sembra essere uscito da un tempo lontano, non sottendo alcuna considerazione nostalgica od emulativa

piuttosto mi riferisco alla capacità ormai decisamente rara di realizzare un lavoro semplice ed elegante, scevro da qualsiasi sbarluccichìo di natura commerciale e reticente nei confronti delle svariate forme di abbellimento gratuito cui  siamo tristemente abituati

la dimensione del gioco si coniuga con il rigore (mi viene in mente la serietà assoluta dei bambini quando sono impegnati a fare qualcosa) e per quanto mi sforzi non riesco a trovare tra le pagine nemmeno un briciolo di auto-compiacimento
questo piccolo testo sembra davvero immune dall’edonismo autoreferenziale che imbeve molte delle produzioni editoriali da cui veniamo sommersi

nel giusto contesto i contenuti brillano senza bisogno di lampadine

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per richiederne una copia potete andare qui

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ho cominciato un paio di corsi di photoshop per cassaintegrati (quasi tutti ex-safilo)
intorno al grande edificio una campagna incerta in attesa di cementificazione e remoti skyline
(foto dal cellulare)

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da un’amica ho comperato a prezzo stracciato alcuni vecchi libri
(nessuna prima edizione – in compenso molte macchie sulle copertine)

1. pavese – la spiaggia – 1970
2. breton – antologia dello humor nero – 1977
3. borges – altre inquisizioni – 1976
4. borges – manuale di zoologia fantastica – 1979
5. musil – pagine postume pubblicate in vita – 1970

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l’anno finisce un po’ in sordina, ripiegandosi repentinamente su se stesso in modo inaspettato
ma non posso proprio pensare che le mie vicende personali vadano a competere con i (troppi) mali del mondo e nemmeno sono capace di cancellare le cose positive e le ragioni per sorridere
certo, ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di volerci più bene, di sentirlo addosso il bene, e toccarlo
… allora ho dato fondo a quel che rimaneva del prezioso buono di compleanno che d. aveva aperto per me alla feltrinelli ed ora accarezzo la copertina nitida di tre libri nuovi :-)

la piantina pelosa invece, l’ha portata ieri claudia per regalo

in equilibrio precario, metto un piede davanti all’altro, cercando di non cadere
questo – per me – è già percorso

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tanti auguri al mondo e a tutti per l’anno nuovo

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è stato un natale di libri, vecchi e nuovi

1. s
2. da me a me
3. dall’america (la versione italiana è introvabile)
4. chiara!




confesso che ci sono andata soprattutto per ascoltare mauro costantini, ma alla fine l’incontro si è rivelato molto positivo per la qualità dell’insieme e non solo per la bella musica
ricordare giorgio ferigo e la sua prematura scomparsa potrebbe infatti provocare una smisurata tristezza, se non fosse che la sua attitudine positiva riesce a proseguire nel tempo attraverso le attività dell’associazione e si traduce nel perseguimento e nella preservazione del valore culturale e umano di ogni progetto e di ogni incontro collettivo.
in questo caso si festeggia l’uscita di un corposo volume di scritti rieditati da forum (le cifre, le anime), che trattano dei movimenti migratori in carnia, raccolti e sistematizzati con cura e riproposti in forma antologica da claudio lorenzini
ferigo fu uno studioso straordinariamente prolifico e dotato di una particolare curiosità – spinse le sue ricerche oltre i margini paludati della demografia istituzionale per dare alle informazioni che via via raccoglieva e raccontava un assetto vivo e soprattutto rispettoso di ogni minoranza; ne sono prova le brevi letture che raccontano con la nitidezza di fotografie frammenti di vita e aspetti trascurati di una storia apparentemente minore, che è poi quella che andò a conformare l’attitudine culturale di una regione e delle sue genti.
l’aula 7 di palazzo antonini è discretamente affollata, letture e riflessioni si alternano armoniosamente con gli intermezzi musicali proposti dal trio costantini, luciani, turchet
esco contenta – le cose belle succedono e a volte le parole (e le note) non deludono
grazie una volta ancora a giorgio ferigo

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louise bourgeois