è stato un teatrino che ha riempito la vita mediatica per diversi anni – anni in cui il ruolo del PD è stato quello di far la guerra a berlusconi solo a parole, lasciando che nella pratica i fatti seguissero il loro corso in.naturale, senza intromettersi e tantomeno opporsi / gli elettori d’altra parte vissero costretti in questo circo mediatico di locuzioni di superficie, intontiti da slogan buonisti (fasulli quanto inefficaci, che nessuno aveva in mente di mettere in pratica davvero), ed esclusi da ogni dibattito fattuale, ad evitare l’emersione del vero
finalmente arriva qualcuno (e nemmeno mi importa se poteva essere un altro) – un uomo che urla cose giuste mescolate a strafalcioni, che sbaglia spesso direzione e comunque raccoglie una percentuale altissima di voti più o meno consapevoli – questo uomo dall’andatura politicamente piuttosto fastidiosa e discutibile a un certo punto riesce, per talento o per caso, a scombinare le carte ed il sistema politico, facendo in modo che l’inettitudine del partito democratico (coltivata pervicacemente durante un ventennio farcito di ossimori, ipocrisia ed una buona dose di sistematica incapacità che molti affettuosamente scambiavano per sfiga) venga finalmente a galla in tutta la sua brillantezza in occasione dell’elezione presidenziale, proprio quando al contrario il partito avrebbe dovuto dimostrare la sua capacità di elaborare in tempi ragionevolmente brevi una strategia coerente (il dentro che corrisponda a un fuori così a lungo ribadito) e coesa, rassicurando l’elettorato con la sua compattezza e l’efficiacia della propria dialettica interna
per quanto dolorosa possa essere la verità credo sia l’unico fattore che potrebbe condurre a qualcosa di buono / costruire sulla verità è sempre meglio che costruire sulla menzogna, penso, e siamo ormai arrivati al punto di capire che le fondamenta di sabbia non vanno bene a nessuno, se non a quei pochi che traggono vantaggio dal suo commercio
certo, bisogna sperare che finalmente si possa prendere in mano la situazione e rifondare con intelligenza ed onestà politica un partito di sinistra che lo sia autenticamente, senza democristiani e senza doppiogiochisti – soprattutto senza ipocriti, senza croci sul petto e senza paura
altrimenti i cittadini continueranno a pagare e le cose continueranno, in.naturalmente, a peggiorare