c’è stata la nebbia
la città inghiottiva macchine, semafori, passanti e biciclette
la campagna era morbida e quasi assente,
persa in una dimensione metereologica conciliante
quella distanza del tutto, immerso in una luce neutra, mi è familiare
corrisponde bene alla mia indole defilata
a una vita senza scelte che mi avvolge come un cappotto indifferente
non mi considero infelice
solo/a cammino senza ruolo in questa nebbia
consapevole che ad ogni passo potrebbe esserci uno spigolo
… o una pozza in cui annegare non vista
.
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nel frattempo – è dicembre
[parole: samuel beckett]