monthly archives: ottobre 2012

su facebook ho una raccolta di immagini che si chiama così



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RIFLESSIONE A
glass scrive musica che piace soprattutto alle donne, piuttosto leziosa e accondiscendente
ascolto glassheart di maria bachmann – ideale per quel genere di signora che si ritiene musicalmente preparata e sensibile, con gusti che in realtà si orientano verso la retorica e il dilettantismo tipici per esempio di certe mostre finto artistiche di provincia – per me è un disco da anticamera o da spa (che trova il suo meglio nell’esecuzione di schubert)

questa attitudine quasi materna nell’accondiscendere esteticamente senza approfondire propria di tante donne è demoralizzante, per quanto sia consapevole che il gusto comune si attesti su livelli esasperanti di mediocrità indipendentemente dal genere
come scrivevo su fb, scarpe e scelte musicali sono discreti indicatori di fragilità estetica (a volte basta un dettaglio a raccontarci una data realtà – mi tornano in mente un passaggio di fernanda pivano in cui descrive le povere scarpe di plastica da emporio operaio di jack kerouac e di conseguenza il racconto dai vagabondi del dahrma in cui lo scrittore scala una montagna in compagnia della sua guida spirituale indossando fragili calzature di tela inadeguate all’impresa)

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pare che in questa città e in questa parte d’italia niente solidifichi, come un budino che non addensa e rimane liquido e sciolto anche dopo che l’hai versato nello stampo e messo in frigo

due giorni fa, in occasione dell’ultimo sciopero, non è stato organizzato alcun corteo, il sindacato manifestava altrove e l’ennesima occasione di sensibilizzazione e di scambio a udine è andata sprecata (il che rende ancor più inutile e obsoleto lo strumento prescelto, gravando inutilmente sulle tasche dei lavoratori)
non esiste continuità, non c’è un ritmo comune che coinvolga gli insegnanti o le persone che vogliono impegnarsi a cambiare la situazione – l’esperienza fallimentare di nessun dorma è uno degli esempi possibili ma ricorrendo alla vita privata e georeferenziando le mie personali conclusioni è evidente che le persone (almeno quelle adulte) si orientano nella maggioranza dei casi verso rapporti più convenzionali e comodi – ti contattano spesso per bisogno o per circostanza dileguandosi poi velocemente quando la necessità o la contingenza decadono – allora tornano velocemente ai figli e alla famiglia, ai vecchi amici, allo shopping, all’uncinetto o forse alla cucina, proprio come capita a me

cucinare – per rifugiarsi in un limbo lenitivo tiepido e profumato in cui diluire l’amarezza – affondare le domande nello zenzero, profumare di curry le proprie ansie, marinare fino a cottura gli stati d’animo più intensi e congelare l’istinto di scendere in strada – questa vita solitaria aromatizzata con le erbe dell’orto è un tentativo di sopravvivere silenziosamente alle conseguenze di un lavoro triste e avaro di soddisfazioni, nella condizione di chi percepisce impotente il progressivo peggioramento dei beni più importanti, la loro caduta sotto l’effetto di uno dei tanti governi indifferenti ed apparentemente efficientisti (altro…)

il negozio è ancora chiuso – la creatività dovrà aspettare
dormo troppo poco – lavoro molto – sono nervosa
(e la musica forse l’avete già sentita)

 

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BLUEBERRY SCONES A LA ROSE BAKERY
tempo di preparazione 10 min.
tempo di cottura 15 min.


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autunno – si cominciano ad apprezzare le bevande calde, anche se fuori sopravvive non so per quanto ancora una stagione tiepida, gentile

a paderno c’è la boutique della frutta, un negozio dove trovare ogni genere di alimento vegetale ma anche altre specialità gastronomiche, confezionate o da banco – tappa obbligata per gli acquisti di chi ama la buona tavola
ho comperato mezzo chilo di topinambur, i primi della stagione, e una quantità di aromi freschi – i sacchetti di carta color salvia raccontano bene che abbiamo a che fare con un luogo del gusto, non solo quello del palato

a pochi metri di distanza, nascosto da un portone in legno e immerso in un giardino, c’è il grazioso padiglione che ospita la scuola “zenzero e cannella in cucina” di emanuela plazzotta (con cui ho studiato alle elementari!) e licia dentesano – tengono interessanti corsi per preparare e presentare ottimi piatti
non hanno un sito ma una piccola pagina su fb

 


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nel frattempo si torna a scuola
fortunatamente a udine