catturare il paesaggio – la misura – la variazione della fine
Posted by tracciamenti on settembre 7th 2012 @ 12:16 pm
- venue – the grid and the sign
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2 Comments
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(L) says:
10 settembre 2012 alle 12:17 /
Forse l’unico difetto dello spazio è nell’essere tanto, troppo, c’è un sacco di spazio tra le cose e le cose si sforzano continuamente di riempirlo, dico che le cose non gli oggetti che quelli soltanto si oppongono a noi, ci sbarrano la strada e ci fanno meno soggetti di quanto crediamo, le cose invece ci congiungono, attraversano lo spazio e diventano un ponte, tra te e un altro, tra il prima e il dopo, tra l’adesso e il non ancora, sicché l’incertezza pare la sola natura del mondo, l’increspatura che ci consente di essere quello che siamo. Ammesso che siamo.
(L)
tracciamenti says:
10 settembre 2012 alle 16:50 /
i vuoti nella maggior parte dei casi non servono per essere riempiti, ma per esser tali
sono gli uomini a mettere le cose nello spazio (quasi sempre per denaro o ignoranza) – e adesso le cose sono diventate troppe, hanno consumato quasi tutto lo spazio disponibile
ho una profonda nostalgia di come era il mondo fisico quando ero piccola, tra le cose e le case c’era ancora tantissimo spazio – anche per questo i suoni erano meno offensivi e la luce aveva un diverso riverbero