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a – temporale
verso la fine della notte svegliata da un vento fortissimo che faceva sbattere con violenza scuri e porte in tutto il quartiere – percepivo le voci concitate di persone anche loro tirate giù dal letto di soprassalto che al pari mio cercavano affannosamente di chiudere ogni serramento rimasto in balìa della corrente d’aria
dopo il vento è cominciata la pioggia, ma è stata poca cosa, forse ha slavinato per una mezz’ora, dicono sia caduta anche un po’ di grandine
poi è risalito il calore, accompagnato da una brezza leggera e priva di potere refrigerante

b – sogni
ieri ho sognato liam neeson ed edward norton (!)

c – altri sogni
stanotte, prima del temporale, ho sognato di vivere in un appartamento sconosciuto, perennemente in penombra e arredato con mobili in stile di vecchia fattura, con una prevalenza di toni polverosi, dal nocciola chiaro al marrone grigiastro
il sogno raccontava le visite di due uomini
il primo era m. con cui dormivo abbracciata e senza malizia, malinconicamente consapevole del passare del tempo e di un percorso minato da molti dolori e preoccupazioni che ci rendeva silenziosi e vicini, quasi indifferenti nei confronti delle parole pronunciate
il secondo ospite era invece un bel ragazzo conosciuto ai tempi del liceo, con cui nel sogno intrattenevo una conversazione carica di risvolti emotivi – ogni scelta comportamentale era compromessa e condizionata da particolari forme di imbarazzo e da una presunta attrazione che smorzava la spontaneità

d – la piscina comunale all’aperto
funziona come una piscina normale ma con l’aggiunta di spazi per prendere il sole, affittando un lettino oppure appoggiando l’asciugamano sull’erba, nelle zone piastrellate o sui gradoni della vasca olimpionica
il tutto organizzato piacevolmente su livelli sfalsati che consentono la polverizzazione dei suoni rendendo le varie zone meno rumorose
l’estetica è impersonale, priva di connotazioni architettoniche che conferiscano all’insieme un’eleganza distintiva, ma tutto è molto pulito e ordinato e non si percepiscono musiche assordanti o martellanti (di questi tempi già questo sarebbe sufficiente a conferire un premio qualità)

e – gelato molecolare
quando torno verso casa compio una piccola deviazione per fermarmi da giù al nord, un bar in zona centrale dove è possibile degustare il gelato preparato con l’azoto liquido – i gusti cambiano di giorno in giorno, ho scelto mascarpone con fichi neri (naturalmente il più calorico del menu, senza badare al giro vita)
anche in questo caso giudizio positivo, non solo sul gelato, ma anche sulla qualità e l’accoglienza dello spazio, arredato in modo confortevole e piacevolmente alternativo, senza quelle textures patinate e pacchiane che piacciono così tanto in provincia

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