non ti impressionano più questi silenzi ostinati – sei piuttosto allenata
riesci a non muovere la mascella verso la parola per ore intere
il significato del bisogno ora si collega a cose e persone in modo diverso da prima
e l’immobilità fa sembrare tutto più in ordine, la situazione sotto controllo

[ perdita del confine già labile tra illusione e certezza ]

le briciole si ri-formano velocemente – pare diventata la tua preoccupazione recente:
continuare a spazzare granelli dalle superfici, ossessionata dall’inutile
mettere i ritagli di carta insieme ad altri ritagli
coltivare forme minime di affinità e immaginare cortei di ritagli, di briciole, di bucce

osservi in silenzio il linguaggio delle cose, la loro misteriosa multipla disciplina
altre società – altre storie
costruzione minima di romanzi personali
scritti sulla superficie indecisa degli oggetti

chi garantisce che l’immobile sia certo?
[ perdita del confine già labile tra illusione e certezza ]





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lascia le briciole alle loro capriole – si mette a cucinare

nella sera incipiente la casa esiste solo dentro i coni rassicuranti e caldi delle lampade accese

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