quando moltissimi su facebook piangevano sonoramente la morte di amy winehouse mi sono pronunciata con perplesso distacco nei confronti di quel piagnisteo generale ricevendo in risposta una serie di frecciate e rimproveri, tra cui appunto quello di atteggiarmi a un’anticonvenzionalità di facciata solo per distinguermi dal flusso di anime in finto cordoglio che intasava i social network
dopo qualche giorno ho trovato questi pochi versi di emily dickinson che mi sono venuti in soccorso / spiegano (assai meglio di quanto mai avrei saputo fare personalmente) l’origine e le ragioni di quel distacco da una morte sentimentalmente ed esteticamente non condivisa
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