aliti / alibi /abiti
Posted by tracciamenti on giugno 20th 2011 @ 11:31 pm
I
emanava un tristissimo odore di non lavato, di stanze chiuse, di alito /
l’odore accidioso e reticente che proveniva da un’esperienza durata l’intera vita ora andava assumendo i toni cupi e maleodoranti dell’irreparabile che annichiliva anche i più semplici riti dell’igiene /
era la mestizia in cui affondava le radici a rendere sconcio quell’odore, la puzza di una reticenza neghittosa, un baratro mascherato da presunzione
nella difficoltà personale si diventa sbrigativi e distratti e nell’abitudine a non praticare altre stanze si ri-assume il proprio come l’odore della vita /
è la negazione di ogni distanza e di ogni risalita, perché nell’assenza di percorso non ci sono passi da fare / tutto rimane irrisolto ma ugualmente ancora si colloca a un’impercettibile rassicurante distanza dalla fine, minimamente discosto dalla presa d’atto del delirio senza rimedio
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II
uomini che invecchiavano male /
naturalmente non si trattava del fisico e nemmeno dell’intelligenza, piuttosto una declinazione mediocre dell’età e dell’esperienza / l’atteggiamento giovanile di certuni corrompeva ed appassiva ogni forma di fascino /
avresti voluto conservare solo il sorriso bambino che a volte illuminava quei volti opachi e poco invitanti che per un momento molto breve potevano dismettere la loro finta giovinezza per concedersi a un’autentica allegria, pervasi da un sentimento bischero e passeggero /
era lo sbuffo di vento fresco e pulito in una stanza piena di fumo
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