monthly archives: aprile 2011



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inaugura una rubrica decisamente saltuaria dedicata a coppie di canzoni affini
oggi è il turno di due lunghi brani di rock psichedelico: 

1
s/word and leviathan (12 min. )

tratto dall’ultimo disco dei six organs of admittance, asleep on the floodplain

2
the wheel (16 min.)

celebre canzone dei motorpsycho da thimoty’s monster (lavoro del 1994 recentemente ripubblicato in gustoso cofanetto dalla rune grammofon)

enjoy

 




I
continuano gli ascolti che hanno connotato maggiormente l’esordio del 2011: heliocentrics, exploding star orchestra, mary halvorson
i loro dischi permanentemente nel lettore portatile e spesso anche nello stereo 

II
ma in queste ultime giornate di notizie non felici mi rifugio nella musica come posso, spesso compulsivamente

III
il disco della settimana è  circle down di chad taylor, che vede angelica sanchez (di cui ho scritto con entusiasmo la scorsa volta) al piano / un lavoro elegante di jazz quasi classico, scorrevole e ugualmente non privo di passaggi più complessi / consigliato

 

angelica sanchez / life between – 2008
beirut / the flying club cup – 2007
chad taylor / circle down – 2009 ♥
dave soldier / SMUT (to r. mapplethorpe and d. wojnarowicz) – 1994
elliott sharp / nots – 1982 (1) ♥
elliott sharp (+ soldier string qt.) / string quartets 1986.1996 – 2003
elliott sharp / string quartets 2002.2007 – 2008
group bombino / guitars from agadez vol. 2 – 2009
john scofield / quiet – 1996
nostalgia 77 octet / weapons of jazz destruction – 2007 (2)
the kropotkins / paradise square – 2010 ~
the vandemark 5 / airports for light – 2003
timber timbre / medicinals / 2007 (3)
the raincoats / the raincoats – 1979
.

 







 

i pannelli-sculture in vetro di steffen dam
glass-panels of steffen dam

 



 

muoio soffocato da terroristi salafiti
prima ancora che si concluda la trattativa
muoio come uno sbaglio
in un appartamento di gaza city
con lo stomaco pieno di sangue
e la bocca impastata di domande

 

nel video il ragazzo ha paura e trema
stiamo guardando il video di un morto

la forchetta sospesa e il cibo che gocciola
noi che guardiamo il telegiornale – da così lontano
non sentiamo l’odore della morte –
ricominciamo a masticare quasi subito

[ vergognosamente (ancora) viva
eppure immobile nella mia taglia 42 ]

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