ieri è stata una giornata impegnativa
dopo tante settimane di vita ritirata finalmente sono uscita per partecipare a due appuntamenti – le lezioni in piazza di FIOM+nessundorma e il concerto (bellissimo) del dario carnovale trio con nevio zaninotto guest star al sax

non è stato facile sedermi da sola nel bar affollato
mangiare e bere da sola mentre intorno fremeva la mondanità variegata di un aperitivo con concerto
nonostante si parli di emancipazione (ma quale emancipazione?) qui da noi le ragazze non affrontano quasi mai certi ambiti singolarmente – così, mentre è normale vedere un uomo solo accomodato in un bar a leggere un giornale, lo è molto meno l’immagine di una donna non accompagnata seduta di sera in un locale, che assiste a un concerto o che più semplicemente sorseggia un aperitivo
fortunatamente il jazz è un affare da grandi, e ieri il bar del visionario pullulava di ultracinquantenni dall’aria assorta e dall’aspetto rassicurante e rilassato – (a questo tipo di cose i ragazzi più giovani partecipano con scarsa disinvoltura, forse perché faticano a capire, o con il fine unico di atteggiarsi un po’ e risultare anticonvenzionali – poi magari imparano, ma in genere ci vuole del tempo)

nota 1
l’estraneità di questi nostri tempi a certi ambiti della cultura è sconcertante – ricordo bene come prima di natale alla presentazione dell’antologia di giorgio ferigo l’orda di professoresse assetate di cultura letteraria fosse del tutto indifferente ai fraseggi pianistici di mauro costantini

nota 2
retrogusto amaro alle lezioni in piazza
nadia parla della tutela femminile nella storia dei contratti sindacali, racconta dei diritti delle donne, di come li conquistarono faticosamente attraverso dolorose esperienze di lotta di fabbrica
alle cinque piazza san giacomo comincia a movimentarsi
siamo nel cuore più borghese e decorativo della città – passano signore impellicciate e ragazze in vena di shopping – le parole diffuse dagli altoparlanti le toccano in prima persona, ma ci guardano di sottecchi come se fossimo degli alieni imbarazzanti e nessuna si ferma, nessuna – neanche una
giovani o stagionate, pensano ad altro, vogliono altro – sognano un ombretto perlato, una laurea veloce, un salotto con divano in pelle, un abito visto sul giornale o magari un incontro straordinario con qualche personaggio famoso
le scarpe giuste in tali frangenti costituiscono  un’indispensabile priorità …

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anche la serracchiani, esattamente come le altre, passa e tira diritto

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lo spolert (come un deja vu) da caucigh