monthly archives: dicembre 2010


trovata su fb poco fa

«Ho dimenticato le parole per dirtelo. Le sapevo e le ho dimenticate, e ora ti parlo nell’oblio di quelle parole. Contrariamente a tutte le apparenze non sono una donna che si abbandona corpo e anima all’amore di un solo essere, fosse pure colui che le è più caro al mondo. Sono una persona infedele. Vorrei tanto ricordare le parole che avevo messo da parte per dirti questo. Ma ecco che qualcuna mi torna in mente. Volevo dirti quello che penso, e cioè che bisogna sempre conservare per se stessi, ecco che ritrovo le parole, un posto, una sorta di luogo personale, sì, per esservi soli e per amare. Per amare non si sa cosa, né chi, né come, né per quanto tempo. Per amare, ecco che all’improvviso tutte le parole mi ritornano in mente… per conservare dentro di sé lo spazio di un’attesa, non si sa mai, l’attesa di un amore, di un amore forse ancora senza oggetto, ma di questo e solo di questo, dell’amore. Volevo dirti che eri questa attesa. Sei diventato, tu solo, l’aspetto esteriore della mia vita, quello che io non vedo mai, e resterai così, in questo stato di sconosciuto da me quale sei diventato, fino alla mia morte. Non rispondermi mai. Non conservare alcuna speranza di vedermi, te ne prego. Emily L.»
(Marguerite Duras – Emily L.)

.

l’anno finisce un po’ in sordina, ripiegandosi repentinamente su se stesso in modo inaspettato
ma non posso proprio pensare che le mie vicende personali vadano a competere con i (troppi) mali del mondo e nemmeno sono capace di cancellare le cose positive e le ragioni per sorridere
certo, ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di volerci più bene, di sentirlo addosso il bene, e toccarlo
… allora ho dato fondo a quel che rimaneva del prezioso buono di compleanno che d. aveva aperto per me alla feltrinelli ed ora accarezzo la copertina nitida di tre libri nuovi :-)

la piantina pelosa invece, l’ha portata ieri claudia per regalo

in equilibrio precario, metto un piede davanti all’altro, cercando di non cadere
questo – per me – è già percorso

.

tanti auguri al mondo e a tutti per l’anno nuovo

.



con lui riusciva quasi a tornare indietro nel tempo ed erano due ragazzi che ascoltavano buona musica in una stanza romantica illuminata da candele, così giovani da non pensare nemmeno a sfondare la pellicola fisica e brillante che appena li separava, innocenti e luminosi, avvolti da una timidezza complice e rassicurante
c’era una forma di profonda e istintiva intelligenza in quei gesti trattenuti che sembravano far sfuggire la ragazza da ogni vicinanza fisica, quasi si sottraesse al desiderio (quello maschile ma anche e soprattutto il suo proprio)
si lasciava osservare da lontano eppure realmente non si negava e la stanza traboccava di vicinanza
sentivano entrambi di possedere la capacità di scivolare sul tempo
anche se durava poco aveva a che fare con l’estasi, certamente

.


è stato un natale di libri, vecchi e nuovi

1. s
2. da me a me
3. dall’america (la versione italiana è introvabile)
4. chiara!




buonissimi


ho trascorso molte ore rannicchiata sotto al piumone, sul letto della mia stanza di ragazza,
circondata da libri, intenta a leggere e scrivere, ascoltando vecchie audiocassette
ho visto gli amici cari e guardato la pioggia battente dalla finestra
ho parlato al telefono
ho mangiato poco
ho fatto l’albero
ho dormito

forse qualcuno ha vissuto questo natale al mio posto …