con parole semplici ho cercato di spiegare all’interno di una lettera il mio punto di vista (a partire da uno scambio via blog avvenuto tra salvatore d’agostino e ugo rosa) in merito al discorso politico italiano recente, spiegando perchè io non condivida un certo accanimento nei confronti di alcuni aspetti grotteschi e sensazionalistici che hanno assunto una rilevanza a parer mio eccessiva, in termini relativi, rispetto alle questioni fondative dello scenario italiano e del possibile futuro

salvatore d’agostino ne ha fatto un post su wilfing architettura


cosa ricavano le persone da questo snervante accanimento nei confronti dello stile bieco dei nostri politici e come possono riuscire a districarsi e trovare il margine impalpabile che divide l’estetica di quell’ambiente dalla sua inesistente morale? una buona parte del paese probabilmente pensa che il premier è un vincente proprio perché può circondarsi di donne belle e giovani e perché possiede una squadra di calcio: a loro non importa se tali piaceri vengono acquisiti solo ed esclusivamente tramite il denaro (spesso anche illecitamente guadagnato), perché parliamo di persone che tanto denaro non lo vedranno mai e che però ne rimangono inevitabilmente abbagliate

nessuna rivelazione piccante o squallida potrà scandalizzarli, perché tutto quel marciume si svolge all’ombra della ricchezza e del potere, e dunque il rumoreggiare dell’opposizione, martellante e monotono, non scalfisce minimamente l’immagine della divinità vincente

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