è quasi autunno
la stagione parte male con la scuola in subbuglio e un’amargura sociale che non si risolve / persino i più ingenui intendono che tanti divisi è come essere pochi o nessuni, tante solitudini che vibrano senza produrre risultati / e pare banale ma anche triste affermare che ci siamo arrivati attraverso anni di benessere altrettanto individuale, anni di televisione soprattutto, un fiume ininterrotto di immagini succulente tenute a debita distanza e noi perduti davanti allo schermo, a dimenticare …
c’è un autunnare anche del corpo – e dei frutti, che intristiscono nell’azzurro vano di una ciotola .
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