monthly archives: marzo 2010
oggi nello zaino per il viaggio, il libro di berger citato ieri /
ma dopo poco abbandono la lettura e comincio a disegnare sull’ultima pagina
una piccola idea per un piccolo disegno
ogni tanto ancora mi capita – il desiderio di mescolare colori e parole
rincasando ho fatto la spesa al supermercato sotto casa
ho acquistato anche tre piante di ranuncoli
tra i fiori che più amo – palpebre vegetali
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elena:
non so spiegarti perchè il libro di berger non mi abbia convinta del tutto
forse il tono confidenziale o lo stile di scrittura
o più semplicemente contiene una serie di pensieri di cui non avverto il bisogno
il mio amore per i libri è basato su un’urgenza, temporanea o permanente a seconda dei casi
ma non sempre si sviluppa una simile empatia / un saluto
24 marzo 2010 ………………..ToBeContinued……………………. March 24, 2010 …………….ToBeContinued…………………07-03-2010 link
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I oggi alcuni ragazzi di una prima mi hanno fatto il ritratto alla lavagna succede spesso che gli altri mi descrivano come una persona cordiale e sorridente lo sono davvero? III IV VI
II |
oggi percepisco le morti più care come anticipazioni della propria /
bisognerebbe scrivere di ciò che attiene strettamente allo stare in vita
[ scrivere di cose allegre? ]
ma non riguarda forse la vita anche questa tensione [ … ] verso la fine,
il tarlo dell’inconnu, il non poter dire “mai” o “sempre”
[ o forse solo con l’ultimo respiro ] ?
insegnami qualcosa, per piacere
[ a non essere retorica – per esempio ]
+
il vuoto di certe figure che disegno sul diario
così nitide e così indifferenti
[ roland barthes ]
la domenica mattina è dedicata alla lettura –
oggi ho letto eluard, rimbaud e qualche pagina in rete
colazione tra le coperte, silenzio, [ diario vuoto ]
non sono pesanti le pagine dei libri – spesso più leggere di petali
un frammento della lettera del veggente [1871] in donner a voir
e un vecchio segnalibro [ eden.end ]
la poesia non ritmerà più l’azione; ma la precederà
che poeti saranno! quando sarà spazzata questa schiavitù
della donna, che dura da sempre, quando la donna vivrà.
per se stessa e autosufficiente, avendola l’uomo fino ad ora
vergognosamente esclusa, potrà essere poeta, anch’essa.
la donna scoprirà cose sconosciute! i suoi mondi d’idee
saranno diversi dai nostri? essa troverà delle cose strane,
impenetrabili, ripugnanti, deliziose; noi le accoglieremo,
le comprenderemo.
AR
poi –
ancora t.s eliot – paul eluard – r.m. rilke
i film della domenica
- l’eclisse
- l’amico della mia amica
gli artisti non provengono dalla loro infanzia
ma dal loro conflitto con maturità estranee;
non dal loro mondo informe,
ma dalla lotta contro la forma che altri hanno imposto al mondo.
andré malraux
c’è stata la neve, quelle tormente di fine stagione che passano in fretta
e dopo ti sembra di averle sognate
sono parentesi – o sviste
ma la corriera sbandava così forte per il vento che ho avuto paura
+
t. s. eliot
come quando nei vetri di un certo spessore si annida una luce azzurra e morbida
così sono i fiumi invernali
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