mi chiama da roma scusandosi perchè arrivando da lontano aveva lasciato a casa tutti i numeri e le rubriche / mi fa sapere che ha inaugurato la sua mostra, qui a udine – ci sono un po’ di foto, dice, con il tono frugale che ha sempre, come se parlasse di qualcosa di poco importante – poi mi racconta di altro, si è fatto male a una mano, ma riesco ugualmente a cambiare gli obiettivi, quindi non mi lamento . a volte mi chiedo con sincero stupore come mai simili occasioni non abbiano una risonanza adeguata alla loro portata culturale (nonostante gli sforzi di chi con generosità e determinazione le organizza) e come la capacità di raccontare il vero non produca effetti in grado di diffondersi e dilagare con maggior evidenza, con lo stesso rumore che contraddistingue altri eventi mondani del tutto futili e secondari / forse non paga quello che ci induce a riflettere, e la bellezza che aiuta a capire e a svelare certe parti di mondo può essere perfino pericolosa…
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