ascolto perplessa le considerazioni sul nucleare che in questi giorni fioccano in abbondanza sull’onda della tragica esperienza che sta attraversando il giappone / quasi tutti si esprimono in termini di produzione e si cercano freneticamente soluzioni che possano soddisfare le nostre attuali esigenze / ben pochi però si sono pronunciati in termini di spreco, dichiarando con chiarezza che se potessimo finalmente imparare a consumare meno energia, evitando le tante forme di irresponsabilità pubblica e privata, forse non ci sarebbe nemmeno l’esigenza di potenziare la rete produttiva

immagino quindi che le politiche di un governo serio (che aspira a migliorare il livello di civiltà del proprio paese), debbano essere rivolte a tutelare il consumo consapevole e non a promuovere quello irresponsabile / immagino tassazioni e sanzioni severe per le attività produttive e gli enti pubblici o privati che non osservano le norme più civili di utilizzo dell’energia e che non si dotano di impianti capaci di gestire gli sprechi / immagino un governo che aiuta le imprese che dimostrano buona volonta e responsabilità in tal senso e che promuove e finanzia seriamente la ricerca in ambito energetico / immagino uno stato che fa pagare molto cara l’acqua minerale in bottiglia e che invece potenzia gli impianti comunali e migliora la qualità dell’acqua pubblica

mi accorgo che molti di noi non vogliono capire veramente a cosa servano o dovrebbero servire le tasse e le imposte, e che il promesso alleggerimento fiscale non nasconde altro che una pericolosa e menefreghista deregulation, rivolta a permettere un utilizzo disgraziato delle risorse naturali, senza applicare alcuna strategia di tutela e rieducazione ambientale / molti di noi pensano solo a pagare di meno, non a pagare meglio
io invece immagino le tasse e le imposte come uno strumento dello stato per poter guidare i cittadini verso un sistema più seriamente organizzato, le immagino come uno strumento di comunicazione e di educazione a comportamenti più consapevoli / così, se consumo troppa acqua o troppa energia elettrica pagherò di più, se ne consumo di meno riceverò un incentivo; se la mia fabbrica è dotata di impianti altamente inquinanti, le imposte e i contributi saliranno alle stelle ed al contrario sarò premiato se mi doto di strutture che rispettano l’ambiente e favoriscono il recupero e il riciclo energetico
questo immagino quando penso alle imposte sul consumo: a uno strumento per crescere collettivamente, non per fare soldi sulle spalle dei più deboli e incentivare gli sprechi individuali

quando mi chiedono se sono a favore del nucleare immagino un paese dove le persone sono così responsabili da non aver bisogno di costruire nuove centrali, dove le persone usano i mezzi pubblici e pretendono che i mezzi pubblici ci siano e funzionino in maniera efficiente / immagino un paese che non sopprime i treni dei pendolari e cittadini che si organizzano per non utilizzare troppe automobili e che chiedono con decisione allo stato che offra loro quello che ci spetta di diritto, vale a dire una rete di servizi efficiente e soprattutto democratica
ma quando mi guardo in giro osservo i miei amici apparentemente progressisti che la mattina si muovono tutti in macchine individuali perché è più comodo (è non perché è strettamente necessario), osservo i loro rubinetti lasciati aperti senza criterio, le luci accese in ogni stanza, le bottiglie di acqua minerale dove basterebbe quella comunale – e nella mia testa eseguo semplici moltiplicazioni, moltiplico ogni singolo spreco per tanti milioni
i risultati non sono difficili da immaginare

siamo noi la prima centrale nucleare sul pianeta, la prima e più potente bomba ad orologeria e i nostri comportamenti si stanno rivelando ben più pericolosi di qualsiasi incidente al più potente dei reattori / siamo governati da pagliacci e siamo stati noi a votarli, pagliacci infami che spuntano da tutte le parti e che raccontano un sacco di pericolose stronzate
ugualmente continuo ad immaginare un paese popolato da cittadini consapevoli e determinati e uno stato capace di utilizzare i propri strumenti per cambiare le cose, per promuovere la civiltà ed al contrario contrastare il consumo incalzante e compulsivo di beni e risorse

immagino / immaginiamo energie

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