Posted by tracciamenti on dicembre 30th 2010 @ 10:52 am
con lui riusciva quasi a tornare indietro nel tempo ed erano due ragazzi che ascoltavano buona musica in una stanza romantica illuminata da candele, così giovani da non pensare nemmeno a sfondare la pellicola fisica e brillante che appena li separava, innocenti e luminosi, avvolti da una timidezza complice e rassicurante
c’era una forma di profonda e istintiva intelligenza in quei gesti trattenuti che sembravano far sfuggire la ragazza da ogni vicinanza fisica, quasi si sottraesse al desiderio (quello maschile ma anche e soprattutto il suo proprio)
si lasciava osservare da lontano eppure realmente non si negava e la stanza traboccava di vicinanza
sentivano entrambi di possedere la capacità di scivolare sul tempo
anche se durava poco aveva a che fare con l’estasi, certamente