*
she:
how can I explain you how much I hate my body?
hate and eat – they go together
like die and diet are both in the same word

**
in certi momenti, in quei momenti di sogno, la nudità dell’uomo pareva sopportabile
anche la pelle eburnea e le sue proporzioni rivisitate
erano esclusi dalla trama il suo delirio asfissiante e la casa maleodorante

ugualmente – l’immagine sembrava una polaroid indie in cui si era insinuato un anziano

***
chi l’avrebbe mai detto che lei – così isterica – avrebbe trovato una personale forma di pace dentro a quei segni minuscoli, andando a sistemarne con pazienza l’assetto, indefinitamente e sempre senza fretta?

1804
con il passare del tempo i colori si erano trasformati nella sua estensione primaria – li recintavano linee sempre più sottili e complesse, intricate come rosai di un bauhaus immaginario

+

la quarta immagine dall’alto tratta dal libro di marina girardi – dalle tane
edizioni G.I.U.D.A – 2011

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tarte-tatìn di albicocche
arricchita con mandorle sminuzzate e foglie di rosmarino





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